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Spettacolo

Sbarcano a Torino i Voca People: gli alieni buoni del canto

Redazione Quotidiano Piemontese

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La voce umana è come un prisma di rifrazione, ha possibilità incredibili e sempre inedite. Se adeguatamente indirizzata, può  diventare un’orchestra, oppure una band, mimare i drum della musica pop, del rhythm and blues, del jazz. Ascoltare per credere. Lunedì 9 maggio arrivano a Torino (Teatro Colosseo) i Voca People.

Il nome forse non dice molto, ma basta un’immagine per averli in mente: loro sono quelle facce bianche col rossetto che si vedono nello spot tv delle caramelle Tic tac: si affacciano al tubo catodico come a una finestra, intonando un celebre rag time. Sono un gruppo israeliano e si stanno guadagnando un posto di rilievo sulla scena internazionale. Ecco come è composta la formazione (8 elementi in tutto): un beat on e uno scratcher (“percussionisti e rumoristi vocali”), poi l’intera gradazione dei registri, dal basso al soprano (uno per ogni voce). Tutto il loro repertorio si fonda sul canto a cappella, cioè senza accompagnamento di strumenti musicali. La tradizione è antichissima: come il nome lascia intuire, le radici vanno ricercate nella musica polifonica liturgica. Poi ci sono secoli di inni e canti popolari (un filone cui appartengono i cori alpini che in questi giorni risuonano per Torino). Ma nel ‘900 il modo di cantare viene completamente reinventato, grazie al contatto con lo spiritual e con le nuove sonorità del jazz e del blues. Così si affermano, prima in America poi in Europa, i gruppi ” doo-wop, sh-boom, sha-la-la” (non c’è significato, ciò che conta è il suono delle sillabe). Per arrivare a tempi recenti, molti in Italia ricordano il fenomeno Neri per Caso, gruppo a cappella diventato famoso a metà degli anni ’90. E un esempio “a chilometro zero”? L’una e cinque, formazione torinese che ha ricevuto importanti riconoscimenti e svolge un prezioso lavoro con le scuole.

Ma torniamo ai Voca People. Il loro successo è dovuto a un tecnica impressionante, unita a un’estrema versatilità che consente loro di passare, nel giro di pochi secondi, da Bach ai Queen. E poi sanno scherzare, prendersi in giro, coinvolgere il pubblico nelle loro performance grazie a sezioni di improvvisazione. E’ un aspetto importante: grazie a questa verve sanno attrarre un pubblico “di mezzo”, disponibile ad appassionarsi per le idee un po’ eccentriche (alternative al pop più tradizionale), ma contemporaneamente timoroso nei confronti delle istituzioni accademiche, giudicate troppo rigorose e difficili.  A un concerto dei Voca Peopole prima di tutto ci si diverte: il talento “classico” c’è, ma è ben nascosto tra le risate e le trovate teatrali. Il gruppo ama proporsi al pubblico vestendo una metafora: i cantanti (facce e abiti bianchi)  sono alieni buoni arrivati dal pianeta Voca, un posto “da qualche parte, dietro il Sole”, dove si comunica solo attraverso la musica e le espressioni vocali. E’ un colpo di teatro che apre grandi spazi di immaginazione.

Voca People: Teatro Colosseo Torino (via Madama Cristina 71), lunedì 9 maggio ore 21.

Biglietti: da 23.30 € a 35.70 €. Info http://www.teatrocolosseo.it/

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