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Da gennaio aumenta il biglietto su bus e metropolitana. Ritocco o stangata?

Davide Mazzocco

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Le casse comunali languono e quest’oggi, nella riunione della Giunta comunale, l’assessore ai Trasporti Claudio Lubatti proporrà il pacchetto degli aumenti studiato di concerto con Gtt che porterà all’aumento del costo del biglietto a partire da gennaio 2012. Di quanto sarà l’aumento? Nella DGR 36-2943 sull’Adeguamento tariffario dei servizi di trasporto pubblico locale approvata lo scorso 28 novembre 2011 in Giunta Regionale si parla di +10% di rincaro sul biglietto ordinario, +6% sull’abbonamento settimanale e +11% sull’abbonamento mensile. Gli enti che gestiscono il trasporto pubblico, devono adeguarsi a questi aumenti minimi ma possono effettuare modifiche ben più consistenti: “gli Enti soggetti di delega possono definire tipologie e profili tariffari che tengano conto delle specificità territoriali e di esigenze particolari purché coerenti con gli indirizzi generali di politica tariffaria qui proposti”. La “coerenza” è data dalla soglia minima fissata dagli aumenti: chi decide di stare al di sotto deve assumersi la responsabilità di pagare di tasca propria la differenza e nessuno è in grado di farlo. Chi vuole aumentare può.

Il trasporto pubblico dipende dai trasferimenti di risorse pubbliche che coprono il 70% dei costi di Gtt; con i ricavi delle vendite di biglietti e abbonamenti, infatti, l’azienda dei trasporti torinesi copre appena il 30% dei propri costi. Dopo i tagli del Governo agli enti locali, però, i trasferimenti sono diminuiti del 60% (vale a dire dal milione di euro a 400mila euro). Fino a quando la fiscalità reggeva Torino poteva permettersi un biglietto sottocosto, ora che le tasse non sono più in grado di calmierare i costi del servizio pubblico è necessario aumentare il biglietto. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate stamane da Repubblica il biglietto potrebbe addirittura salire a 1,50 euro a corsa. Come a Milano e con le stesse regole di Milano: corsa semplice in metrò ma 90 minuti di validità con viaggi intermodali.

Proprio nei giorni in cui Torino fa registrare livelli record di inquinamento, dunque, si pensa a un drastico aumento dei prezzi che potrebbe convincere molti passeggeri a tornare all’automobile o, nella migliore più salutista delle ipotesi, a scegliere il Bike sharing la cui rete aumenterà in maniera capillare a partire dal prossimo anno.

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