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Cultura

Apre ad Alba una gallery a tutto rock firmata Guido Harari. Le foto

Davide Mazzocco

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Loro hanno abbattuto il muro del suono con il loro rock, con i loro riff, con le loro intramontabili note. Lui li ha ritratti, con il suo obiettivo. Loro sono Laurie Anderson, Claudio Baglioni, Jeff Buckley, Kate Bush, Leonard Cohen, Paolo Conte, David Crosby, Pino Daniele, Fabrizio De André, Dire Straits, Bob Dylan, Peter Gabriel, B.B. King, Mia Martini, Paul McCartney, Joni Mitchell, Gianna Nannini, Michael Nyman, Lou Reed, Vasco Rossi, Simple Minds, David Sylvian, Roberto Vecchioni, Caetano Veloso, Tom Waits, Frank Zappa, Zucchero, in rigoroso ordine alfabetico. Lui è Guido Harari, da quarant’anni il più noto e affermato fotografo musicale in Italia, fra i pochi capaci di tenere a bada gli autentici mostri sacri del rock e del pop che al suo obbiettivo si concedono quasi in esclusiva. Mostri sacri dal carattere spesso complesso, talvolta inafferrabili, che non piegano il proprio genio a un incontro banale e non mostrano il loro volto se non percepiscono in chi li ritrae uno spirito comune, un’affinità elettiva.

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Da oggi le foto nomadi di Harari diventano stanziali alla Wall of Sound Gallery di Alba dove si mescolano con quelle dei maggiori ritrattisti rock e pop del mondo. Ad inaugurare questo nuovo spazio è la mostra My Back Pages #1 nella quale le foto di Harari si mescolano con quelle di Ed Caraeff, Henry Diltz, Herb Greene, Art Kane, Astrid Kirchherr, Jim Marshall e Norman Seeff e Bob Seidemann.  Due le mostre in programma nei prossimi mesi: The Experience. Jimi Hendrix at Mason’s Yard con immagini di Gered Mankowitz (dal 15 marzo) e Art Kane. Pictures from a Visionary Photographer  (dal 16 maggio).

Wall of Sound Gallery

Via Gastaldi, 4

12051 Alba (CN)

Tel 0173-362324

Ingresso libero

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