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Ambiente

Opera teatrale dedicata alla candidatura Unesco dei paesaggi locali

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’Unesco a teatro. La candidatura a patrimonio dell’umanità dell’Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato ha debuttato al teatro Alfieri pochi giorni fa. L’iniziativa, sostenuta da Provincia di Asti, assessorati al progetto Unesco e al Turismo, con il contributo della cassa di risparmio di Asti, è stata portata in scena dagli attori Andrea Bosca ed Elisa Galvagno che hanno ideato, realizzato e interpretato “Come vivo acciaio”, un allestimento originale con scene, musiche, costumi e adattamento drammaturgico inedito, tratto dall’opera di Beppe Fenoglio “Una questione privata”. Lo spettacolo – spiega Annalisa Conti, assessore – si affianca, come progetto teatrale e occasione di coinvolgimento culturale, alla proposta di candidatura alla World Heritage List dell’Unesco dei paesaggi vitivinicoli tipici del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato“.

In scena un giovane uomo sul punto di vedere frantumarsi ogni sua certezza. Un amore ferito, testardo, ostinato a sopravvivere anche nell’assurdo della guerriglia, ancora vivo quando tutto intorno si fa nebbia, fango, abbandono, disperazione. Un partigiano, Milton, che non può più vivere dubitando della verità e della realtà del proprio amore. E’ la storia di chi sente sgretolarsi tutto ciò in cui ha creduto fino ad allora.

La vicenda di Milton parla di tutti noi, delle nostre vite, dei nostri desideri – raccontano i due attori – Nelle Langhe, durante la guerra partigiana, Milton è un giovane studente universitario, ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Eroe solitario, durante un’azione militare rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, una ragazza che aveva amato e che ancora ama. Mentre visita i luoghi dei loro incontri rievocandone le vicende, Milton viene a conoscenza di una relazione tra Fulvia e Giorgio, il proprio amico di sempre, ora compagno di guerriglia.

Che l’amore della ragazza per Milton, la segreta ragione della sua sopravvivenza, fosse solo un’illusione? Il pensiero gli risulta inaccettabile. Tormentato dalla gelosia, tenta di rintracciare Giorgio, scoprendo che è stato catturato dai fascisti. Giunti a un passo dal crollo di ogni certezza, anche noi dobbiamo partire con Milton in una ricerca privata, diventare assassini della strada marciando nel fango delle colline violentate dalla pioggia, verso qualcosa che ancora ricomponga il senso del nostro amore, nella partita che in silenzio solitario ognuno gioca con la propria autenticità”.
Davanti ad un pubblico numeroso, attento e partecipe, si sono esibiti anche gli allievi dei laboratori itineranti allestiti da Bosca e Galvagno nei teatri di tutta la provincia.

 

Nella foto: gli attori Bosca e Galvagno