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Cronaca

No Tav, per Turi Vaccaro arriva il foglio di via da sette comuni della Val di Susa

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il pacifista No Tav Turi Vaccaro è stato bloccato per essere identificato, martedì mattina, mentre vestito di bianco tentava di oltrepassare il cordone delle forze dell’ordine posto a protezione di Palazzo Madama a Torino, dove è in corso un convegno al quale partecipano il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il vice presidente del Csm Michele Vietti e i ministri Severino, Fornero e Profumo. Poco dopo è arrivata la notizia del provvedimento preso nei suoi confronti: foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per un anno nei comuni di Avigliana, Bussoleno, Chiomonte, Exilles, Gravere, Giaglione e Susa.

Il provvedimento è stato adottato dal Questore in relazione ad alcuni episodi che “hanno creato turbativa alla sicurezza pubblica in quei comuni – aggiunge la Questura in una nota – comportamenti dai quali sono scaturite denunce alla Procura della Repubblica per i reati di violazione dei sigilli e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”. In particolare nel comunicato si elencano alcuni fatti: “Nel giugno scorso, Vaccaro si è ”lanciato” dalla galleria autostradale ”Ramat”, nel comune di Chiomonte, scendendo sulla sede autostradale proprio mentre stava transitando una pala cingolata in uso alle maestranze del cantiere”. Poi ad agosto “in via dell’Avanà, ai piedi dell’area di cantiere de ”La Maddalena” di Chiomonte, il pacifista si è inerpicato su un albero, a circa diciotto metri di altezza, scendendo solo tre giorni dopo”. Domenica l’ultimo episodio: “In Val Clarea, al di fuori delle recinzioni del cantiere, prima si è arrampicato su una torre-faro e poi è salito su un traliccio dell’alta tensione, posto sotto sequestro nei pressi della baita, tanto da rendere necessaria la sospensione dell’energia elettrica su quella struttura e l’impiego di personale dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa a tutela della sua persona, fino all’indomani”.

LA RISPOSTA DEL MOVIMENTO. “Una provocazione bella e buona che denota il pugno di ferro che intende tenere la questura torinese, intimidendo persino Turi, a nome di tutti, che è noto per il suo coraggio e per la sue azioni non violente”. Lo scrivono i No Tav sul web commentando la notizia del foglio di via per Turi Vaccaro. “Turi si trovava al centro studi Sereno Regis, in via Garibaldi – scrivono i No Tav – dove ieri sera si è tenuta la riunione organizzativa per uno sciopero della fame collettivo contro la Tav. Numerosi agenti e dirigenti della Digos lo hanno portato via in direzione Questura per notificargli il foglio di via”.