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Evasi oltre 700.000 euro in Piemonte. Arriva la mappa partecipata dei “furbetti” piemontesi

Redazione Quotidiano Piemontese

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Più di 700.000 Euro evasi da negozi, bar, ristoranti, locali notturni e servizi in Piemonte nell’ultimo anno. Ecco il “quadretto” che emerge dai dati di Tassa.li, il portale web nato a Torino per dare la caccia agli evasori. Mai sito internet fu più in linea con lo spirito dei tempi. “Se tutti pagassero le imposte, ne pagheremmo tutti meno”, recita il motto dei giovani imprenditori che hanno dato vita al progetto. Il funzionamento è semplicissimo: nessuna denuncia esplicita, ma solo segnalazioni anonime di cittadini esasperati dall’ennesimo “furbetto” che non rilascia lo scontrino o la fattura. Armati di smart-phone o tablet, i volontari compilano un modulo on-line con importo pagato, località e tipologia dell’attività commerciale. Poi un cervellone elabora tutto e produce una mappa nazionale dell’evasione: strumento finora sconosciuto in Italia. Diamo un’occhiata ai dati piemontesi, provincia per provincia.

Mappa dei “furbetti” nostrani.
Ovviamente il più alto numero di segnalazioni si concentra nelle zone metropolitane. In “testa” (si fa per dire) Torino con 3.859 segnalazioni e ben 485.047 Euro evasi (circa  i due terzi del totale). Segue Cuneo, con 477 segnalazioni relative a 101.036 Euro. Decisamente più contenuti i valori per Alessandria (55.722 Euro), Novara (35.804 Euro) e Asti (24.650 Euro). Chiudono la lista Verbania (16.913 Euro), Vercelli (14.044 Euro) e Biella, con “appena” 3.417 Euro.

Piemonte maglia nera? Forse no.
Probabilmente gli esperti di statistica storceranno un po’ il naso, dicendo che i 5.344 casi segnalati dagli anonimi sostenitori di Tassa.li in Piemonte non sono un campione sufficiente e quindi è avventato trarre conclusioni. Può darsi, ma qualche riflessione viene spontanea. Se consideriamo che il sito ha meno di un anno, che si riferisce solo ai piccoli esercizi, che non è ancora molto conosciuto e per contribuirvi serve un minimo di conoscenza della rete, i 736.635 Euro di evasione rilevati sono un indizio chiaro. Sono la punta dell’iceberg, la finestra su un malcostume ben diffuso nella nostra Regione e un dato significativo anche a livello nazionale (finora in tutta Italia il sito ha ricevuto segnalazioni per oltre 10 milioni di euro evasi). Attenzione, però: le “zone rosse” sulla mappa di Tassa.li (Torino in primis) non sono necessariamente le aree in cui si evade di più, ma solo quelle in cui ci sono più segnalazioni. Paradossalmente sono le zone in cui la consapevolezza del problema è maggiore e la gente si prende la briga di denunciarlo. Inoltre, non dimentichiamolo, il fatto che il sito sia nato proprio sotto la mole può aver fatto la sua parte.

Ma senza nomi a che serve?
A questo punto qualcuno si starà chiedendo quale possa essere l’utilità di un sito del genere, visto che i dati raccolti non servono direttamente a pizzicare gli evasori. La prima funzione è colmare una lacuna statistica, integrare e spiegare meglio i pochi dati (da cardiopalma) disponibili a livello nazionale: secondo l’Istat nel nostro Paese il valore dell’evasione annua sta tra i 255 e i 275 miliardi di Euro (un numero corrispondente a cinque manovre finanziarie). Non solo: l’operazione di tassa.li vuole essere un modo per sensibilizzare la gente, per portare a galla il problema, innescare un dibattito (tabù fino a pochi mesi fa) e stimolare buone pratiche. Perché, come ha raccontato l’ideatore di  tassa.li, Edoardo Serra, “da quando è partito il sito ed è uscita la mia foto sul giornale i commercianti della zona mi guardano un po’ di storto. Sì, però intanto lo scontrino me lo fanno sempre”.

I dati del Piemonte segnalati a tassa.li

Provincia Numero segnalazioni Importo evaso Residenti
AL 229 55.722,2 440613,00
AT 165 24.650,3 221687,00
BI 107 3.417,2 185768,00
CN 477 101.036,5 592303,00
NO 236 35.804,5 371802,00
TO 3859 485.047,0 2302353,00
VB 157 16.913,0 163246,00
VC 114 14.044,9 179562,00
Totale 5344 736635,48 4457335,00

 

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