Seguici su

Politica

Le imprese locali escluse dai lavori per alta velocità e tunnel del Frejus

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

C’è stato un crescendo di proteste: Stefano Esposito (Pd), Osvaldo Napoli (Pdl) poi l’assessore resgionale ai trasporti, Barbara Bonino. Il motivo della protesta: l’esclusione delleimprese locali dai lavori del cantiere Tav della Maddalena e della realizzazione della seconda canna del tunnel del Frejus. Secondo  Esposito: “L’associazione di imprese che ha vinto l’appalto del cantiere di Chiomonte sembrebbe non garantire a prezzi di mercato il pieno coinvolgimento delle aziende locali mentre una legge regionale sosteneva che tutti i cantieri e i lavori connessi alla Tav devono  produrre una ricaduta concreta sul territorio. Invitiamo quindi la Cmc a rispettare i dettati della legge regionale. Lo stesso deve valere per la seconda canna del tunnel autostradale del Frejus dove sembrerebbe che l’abbia assegnato un sub-appalto da 300 mila euro ad un’azienda lombarda, che avrebbe prodotto poche migliaia di euro di sconto rispetto a un’azienda valsusina”.  Rincara Napoli:  “E’ impensabile che le aziende locali non vengano coinvolte nei lavori connessi alla Tav, che producono una ricaduta concreta sul territorio. Si predica bene e si razzola male”. L’assessore regionale ai trasporti Barbara  ha rassicurato: ”Se le notizie circa l’esclusione delle aziende del territorio dagli appalti assegnati nell’ambito dei lavori che riguardano la Tav e la galleria del Frejus sono vere, non solo non ci piacciono, ma ci inducono ad approfondire la questione, pur senza inficiare, ovviamente, l’autonomia con cui, nel rispetto della normativa, debbono e possono agire le stazioni appaltanti’. Nell’ambito delle attivita’ della Cabina di Pilotaggio istituita dalla legge 4 e presieduta dalla Regione proporro’ un’audizione di Ltf, Cmc, Sitaf e del consorzio Itinera e sono certa, conoscendo il livello di collaborazione finora garantito da tali soggetti e la loro sensibilita’ per il territorio, che non avranno difficolta’ a confrontarsi con le Istituzioni”.

Secondo il governatore piemontese Roberto Cota:  “C’è una legge regionale e questa legge dovrebbe essere applicata. Ovviamente, però, non possiamo incidere nelle procedure legate agli appalti. Come presidente della Regione il mio compito è fare in modo, nel rispetto della legge, che vengano valorizzate il più possibile le risorse locali. La nostra legge va in questo senso. Mi sono preso l’incarico  di studiare insieme ai sindaci i progetti su come impiegare le risorse aggiuntive che sono state stanziate con particolare riferimento alla Valle di Susa, vale a dire i dieci milioni oltre ai venti già previsti. Ci sto lavorando in questi giorni, e presto sentirò, oltre a loro, anche Mario Virano”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese