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Ad Asti nasce l’ambulatorio dove si cura il mal di testa

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ora anche il mal di testa e l’emicrania si curano ad Asti. Il centro cefalee dell’ospedale Cardinal Massaia, lo scorso anno, ha registrato 522 visite e 362 nel 2010. In aumento anche i controlli: 309 contro i 300 del 2010. Ora, attivo da tre mesi, c’è l’ambulatorio per cefalee complesse, nella struttura di neurologia del Cardinal Massaia, un nuovo spazio specialistico a cui, ogni lunedì, accedono quattro pazienti.

Lo scopo – spiega Maria Gabriella Saracco, responsabile del centro cefalee – è di selezionare, nell’ambito dell’attività ambulatoriale del centro per la diagnosi e cura delle cefalee, i casi più complicati, con cefalee croniche spesso intrattabili e associate all’abuso farmacologico, per seguirli in modo più approfondito. Le cefalee croniche sono un’entità clinica eterogenea: includono tutte le forme con mal di testa per più di 15 giorni al mese, e in genere quasi tutti i giorni, per almeno tre mesi. Questo disturbo è altamente invalidante: determina una qualità di vita molto più scadente di quella dei pazienti con cefalea episodica, oltre a maggiori costi socio-economici per la comunità. Spesso, poi, i pazienti risultano refrattari alle comuni terapie di profilassi. La prevalenza di questo disturbo nella popolazione è di circa il 3%, in continuo aumento”. A esserne colpite sono soprattutto le donne.

I pazienti con cefalea complessa – indica Maurizio Cavallini, neurologo – necessitano di più attenzione e tempo da parte del medico, che opera con un approccio globale mettendo in atto interventi farmacologici e non, ricercando eventuali co-morbilità, soprattutto psichiche, per trattarle il più precocemente possibile, combattendo l’abuso farmacologico, individuando e cercando di ridurre i fattori di rischio che favoriscono la cronicizzazione: come lo stress, uno scorretto di stile di vita, l’obesità, l’abuso di caffeina, la menopausa precoce”.

All’ambulatorio per cefalee complesse non si accede attraverso la prenotazione al Cup: sono gli stessi medici a inserire i pazienti secondo la loro valutazione clinica. Sono una trentina i pazienti che finora hanno avuto accesso alla struttura. Intanto il Centro Cefalee continua a registrare un incremento di attività: l’anno scorso le prime visite sono state 522 (362 nel 2010). In aumento anche i controlli: 309 contro i 300 del 2010.

 

Nella foto: Maria Gabriella Saracco, responsabile del centro cefalee astigiano

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