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Cronaca

No Tav, indagini nella scuola dove è stato annullato il dibattito con Mario Virano

Redazione Quotidiano Piemontese

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La fase di ispezione nell’Itis di Susa dove è stato annullato il dibattito con Mario Virano sulla Tav “non è ancora conclusa. Il dirigente regionale De Sanctis sta facendo un’analisi di cosa è successo ascoltando il dirigente scolastico, i docenti e gli studenti. Credo che molto velocemente avremo i risultati delll’indagine, dopodichè, se sarà necessario, prenderemo i provvedimenti del caso”. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, a margine del convegno ”Concentriamo le energie” organizzato dal Pd a Torino.

“Credo in una scuola aperta – ha aggiunto – la scuola è il luogo dove più di ogni altro ci deve essere la possibilità di contraddittorio sulle idee. Tutte le occasioni in cui c’è la possibilità di portare idee nella scuola – ha concluso il ministro – sono benvenute”.

LE PAROLE DELLA CANCELLIERI. “Esaminiamo la situazione, ma le condizioni sono differenti, non c’è legame”: così il ministro dell’Interno Cancellieri è intervenuta su un possibile legame fra l’area insurrezionalista che in Val di Susa si lega ai No Tav e i responsabili dell’attentato al manager Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.  “Al momento – ha precisato – non abbiamo nessun motivo di ritenere che ci siano collegamenti. Certo, questo è uno dei settori sensibili. E nei settori sensibili i collegamenti possono crearsi facilmente. Ma al momento non ci sono elementi”.

L’INCHIESTA SUGLI SCONTRI. La procura di Torino ha chiuso l’inchiesta sugli scontri fra No Tav e forze dell’ordine in Val di Susa che il 26 gennaio aveva portato a una serie di arresti. Gli indagati sono in tutto 46. Il 16 maggio, a Torino, il tribunale del riesame discuterà un ricorso presentato dalle ultime cinque persone ancora colpite da un ordinanza di custodia cautelare.

La Cassazione ha nel frattempo accettato venerdì il ricorso presentato dai legali dei No Tav Giorgio Rossetto e Luca Centanni sulla decisione del tribunale del riesame dell’8 febbraio scorso che non aveva accettato la richiesta di domiciliari, motivandola con le “condotte delittuose” e i “profili di pericolosità”, per la  “refrattarietà mostrata da entrambi rispetto alle pregresse esperienze giudiziarie”. L’aver accettato il ricorso annulla la decisione presa dal tribunale disponendo un nuovo riesame davanti al tribunale di Torino che entro un mese dovrà riesprimersi sulla decisione presa.

IN TV. Rai News ha trasmesso il 9 maggio un reportage di Giovanna Massimetti e Paolo Serbandini dalla Val di Susa: qui trovate il video.

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