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Cronaca

Laura Boldrini a Torino: riferirò sull’occupazione del Villaggio Olimpico

Redazione Quotidiano Piemontese

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laura-boldriniLa presidente della Camera, Laura Boldrini  ha incontrato in Prefettura a Torino il prefetto, Alberto Di Pace, il sindaco, Piero Fassino, l’assessore alle Politiche sociali, Elide Tisi e i rappresentanti di enti, associazioni e cooperative che si occupano di immigrati e rifugiati come  Gruppo Abele, Migrantes, Terra del fuoco, Arci e Croce Rossa.  La Boldrini ha anche ricevuto una lettera dal Movimento rifugiati e profughi: “Egregia presidente Boldrini, siamo quelle donne, quegli uomini, bambini e famiglie a nome dei quali Lei per anni ha lavorato. Lei per anni avrà sicuramente conosciuto le nostre storie e provato a sentire le nostre voci, mentre i vari governi si tappavano le orecchie . Oggi come alta carica dello Stato, confidiamo che Lei non si limiterà a una mera constatazione del nostro disagio e dramma, ecco perché chiediamo un impegno concreto e urgente verso quelle donne, quegli uomini, bambini e famiglie dei quali per anni si è occupata”.

Il prefetto di Torino, Alberto Di Pace, ha descritto la situazione: “Quello dei profughi e dell’occupazione dell’ex Moi è un problema che si inquadra nella situazione di disagio complessiva legata alla crisi economica e che ha i caratteri di un problema umanitario. Non sono il regista di questa situazione che in qualche modo va sanata. Ci sono varie vie da percorrere, a mio avviso legate alle politiche sociali. Io mi occupo del versante legato ai problemi di ordine pubblico, sicuramente se ci sono situazioni di illegalità, queste vanno in qualche modo sanate. Ma il problema è complesso”. 
Il Comune di Torino ha cercato di evidenziare la necessità di incrementate le risorse destinate ai percorsi di accoglienza, in particolare dopo la chiusura dell’emergenza Nord Africa,  ed ha posto in evidenza l’importanza di garantire continuità ai percorsi di protezione per le persone fragili, i minori e per coloro che sono affetti da patologie.
Alla fine dell’incontro la Presidente della Camera ha dichiarato: “Vi ho ascoltato e portero’ i vostri bisogni all’attenzione del ministro. Ognuno di voi oggi deve anche cercare una propria via: vi invito anche a cercare nuove strade, perche’ non si puo’ sempre aspettare. Non basta solo l’assistenza”. Quello che posso sostenere  e’ che ai rifugiati vengano riconosciuti dei diritti fino a quando si possano mettere al pari degli altri ma c’e’ un momento in cui i diritti devono essere uguali per tutti, se non possiamo mettere gli italiani a questo livello non possiamo permetterci di assistere gli altri. L’emergenza Nord africa ha dimostrato criticità sotto gli occhi di tutti  l’uso di enormi risorse che non ha portato ai risultati dovuti. Sono stati fatti accordi con enti che non avevano le competenze e non e’ stato legato il soggiorno ai servizi. Il problema esiste per tutti ma non dobbiamo creare aspettative su un’assistenza a tempo indeterminato”.

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