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Il tossic park nel centro di Torino: il cimitero delle siringhe al parco delle Torri Palatine – fotogallery

Redazione Quotidiano Piemontese

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DSC02052Basta fare una passeggiata alle Porte Palatine per scoprire la faccia nascosta della Torino bene. La droga c’è, non è una novità, ma trovarne tracce così evidenti nel salotto buono della città lascia quantomeno riflettere.
Parco archeologico delle Torri Palatine, di fronte al Polo Reale, cinque metri dal Duomo, alle spalle di Piazza Castello: portare il proprio cane (o peggio ancora il proprio bambino) a correre su questo prato vuol dire condannarlo. Lungo tutto il perimetro esterno del giardino ci sono siringhe e confezioni vuote di aghi sparse per terra, tra marciapiedi, anfratti più o meno nascosti e aiuole. La situazione non migliora nemmeno oltrepassando il pesante cancello di ferro che dovrebbe servire proprio a tenere fuori le persone non gradite: sporcizia, escrementi umani (da sempre collegabili all’uso di droghe) e uno stillicidio di siringhe abbandonate dopo l’uso, rigorosamente senza cappuccio protettivo e sporche di sangue.
Un vero e propria paradiso per i tossicodipendenti torinesi che non si nascondono più, anzi, si bucano in pieno giorno, in pieno centro, davanti a tutti. Sulla collinetta che sormonta il giardino e si affaccia su corso Regina Margherita si raggiunge la massima concentrazione di rifiuti ad alto rischio, ci sono siringhe addirittura sotterrate o gettate malamente tra la vegetazione.
E sul lato ovest del parco c’è il commissariato di Polizia, dalle finestre degli uffici si vede tutto: c’è una siringa anche lì davanti.

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