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Piemonte

Monti convoca i presidenti delle Regioni, Cota si infuria: “C’è il Parlamento della Padania”

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“Uno sgarbo istituzionale”, “Una dichiarazione di guerra alla Lega”, “Una provocazione”: cosa sarà successo mai da far gridare così – quasi alla Borghezio – i solitamente sobri Roberto Cota e Luca Zaia? L’incontro fissato dal premier Monti con i presidenti delle Regioni domenica mattina, quando si riunirà a Vicenza il ben più importante Parlamento della Padania. Così il governatore piemontese, a margine di un incontro sul welfare alla Cisl di Milano, rilascia dichiarazioni infuocate: “Avevamo chiesto da giorni un incontro che non è mai arrivato. Abbiamo anche dato per la giornata di domenica piena e completa disponibilità. C’erano soltanto poche ore occupate per l’iniziativa del Parlamento della Padania e l’incontro istituzionale è stato fissato non a caso proprio durante questa iniziativa. Si tratta solo di una provocazione, per questo all’incontro di domenica la Regione Piemonte sarà rappresentata dal nostro assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia”.

Cota è intervenuto anche sul tema pensioni: “Fare cassa sulle pensioni in questo momento di crisi è un modo di agire profondamente sbagliato. E’ il contrario delle riforme strutturali che servono al paese. Qui si vuole fare pagare chi ha lavorato tutta la vita, bloccando contemporaneamente l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il collega veneto Zaia, che tra una stilettata al nuovo governo (“E’ finita la sua luna di miele”) e un forum all’Agi, trova il tempo per spiegare agli italiani l’importanza del Parlamento della Padania: “Usciamo dalle leggende metropolitane: per noi il Parlamento della Padania è l’occasione per fare una sintesi tra le diverse idee e i diversi punti di vista dei singoli amministratori. Essendo la Lega una federazione di Regioni è inevitabile che questa realtà debba avere un luogo per incontrarsi e confrontarsi. Prima c’era un’ottima occasione di sintesi che era il tavolo nazionale governativo, ora abbiamo il Parlamento della Padania che è una realtà assembleare perchè non è sufficiente via Bellerio (sede nazionale della Lega, ndr) con un tavolo di 5-10 persone. La Lega ha bisogno di un momento assembleare, nulla di più”. Meno male, si sarebbe potuto pensare al primo passo verso la secessione.