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Ad Asti potrebbe nascere Portobello, “supermercato sociale” per famiglie povere

Redazione Quotidiano Piemontese

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supermercatoSi chiamerà Portobello e sarà uno speciale supermercato con una clientela altrettanto speciale. Per far fronte, almeno in parte, alle esigenze di famiglie senza reddito o in difficoltà economiche, i Servizi Sociali del Comune di Asti stanno valutando alcuni progetti che siano davvero utili alla collettività. Uno di tali progetti riguarda proprio un emporio sociale dove le persone potranno scegliere i beni di loro necessità pagheranno non con i soldi, ma con punti scheda, ovvero con punti scalati da un budget temporaneo che viene attribuito in base al numero dei membri della famiglia disagiata. L’idea di cui è responsabile, per Modena, Luigi Zironi dove il progetto è in corso, è stata presentata al Municipio nei giorni scorsi. Nel market, gestito da volontari, si saranno prodotti di uso comune, una rete libera wi fi e anche uno spazio per socializzare in modo che i clienti possano usufruire della professionalità di consulenti che sostengono le famiglie nel far quadrare i propri bilanci. Non si tratta di un’impresa concorrenziale ad altri supermercati, ma va considerata come associazioni tipo Caritas o Croce Rossa, visto che tutti i costi della struttura, acqua, luce, personale, et. sarebbero gratuiti. Al momento, Portobello resta in fase embrionale, sulla carta. Solo fra qualche mese si potrà sapere se l’opera verrà realizzata.