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Vercelli, scoperta maxi evasione fiscale di oltre 1 milione di euro da parte di 14 società. L’amministratore, invece di pagare Stato e lavoratori, viveva nel lusso

Redazione Quotidiano Piemontese

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guardia-di-finanzaLa Guardia di Finanza di Vercelli sta effettuando numerosi controlli in questi giorni, sia nel capoluogo vercellese, sia in tutta Italia, soprattutto Milano, Novara, Comacchio, Cosenza e Padova, con la collaborazione dei colleghi. Il tutto per sequestrare, in maniera preventiva, beni immobili e mobili per un valore di oltre 1 milione e 250 mila euro. Il sequestro, disposto dal tribunale di Vercelli, tende ad evitare che il denaro “sparisca”, visto che risulta di varie imprese e cooperative, parte di un sodalizio criminoso. Le aziende, stando ai risultati delle indagini militari, si aggiudicavano appalti nel settore della logistica e omettevano il versamento di ritenute Inps, Inail e di natura tributaria in genere. I reati venivano commessi attraverso la costituzione di 14 società, per lo più cooperative che operavano presso un noto polo logistico vercellese. In particolare, tali cooperative, mediante il sistematico omesso versamento di qualsivoglia imposta o contributo, riuscivano a mantenere prezzi molto fuori mercato con una concorrenza sleale. Il meccanismo si basava su una costituzione e cessazione continua di società nelle quali confluivano lavoratori e contratti di appalto. Il modus operandi, infatti, prevedeva che, nel momento in cui i debiti tributari raggiungevano livelli elevati e l’attività di riscossione degli uffici si faceva più pressante, l’impresa cessava i propri incarichi e contemporaneamente ne veniva costituita una nuova nella quale si riversavano appalto e lavoratori.

Attraverso questo sistema fraudolento, proseguito dal 2007 al 2013, le cooperative hanno potuto “dimenticare” di versare all’Erario oltre 9 milioni di euro di imposte. L’attività svolta dalla compagnia di Vercelli, grazie a numerose verifiche fiscali e indagini specifiche, ha individuato i trasgressori e ora bloccato i loro beni.

Inoltre, l’amministratore di fatto di tutte le società, a sfregio di Stato e lavoratori, con i soldi ottenuti, pagava le proprie spese personali concedendosi una vita lussuosa, acquistando, ad esempio, una vettura di grossa cilindrata, soggiornando in hotel stellati, affittando un appartamento a piazza di Spagna, a Roma con rifiniture di pregio, marmi pregiati, mobili del Settecento e Ottocento, vasca idromassaggio Jacuzzi, tappeto persiano,etc.

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