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Ambiente

Raccolta differenziata: a Zubiena (Bi) servono le telecamere, mentre l’Inghilterra elogia la Novamont

Redazione Quotidiano Piemontese

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Raccolta-DifferenziataDue storie, entrambe trattano il delicato tema della raccolta rifiuti e hanno radici piemontesi, ma i finali sono molto diversi tra loro.

La pecora nera
Zubiena è un piccolo comune di 1.200 anime sperduto nelle campagne biellesi e, suo malgrado, è la pecora nera della raccolta differenziata nella sua provincia, tanto che il sindaco, Davide Basso, ha deciso di installare delle telecamere per individuare i colpevoli. Appena il 16% dei rifiuti gettati nei bidoni dai suoi concittadini, infatti, è riciclabile, nonostante i continui sforzi dell’amministrazione pubblica, impegnata dai primi anni 2000 a sensibilizzare la popolazione su questo tema. Il primo cittadino è scoraggiato:E’ una situazione vergognosa che si trascina da anni. Abbiamo anche consegnato dei depliant informativi in ogni buca delle lettere, ma non hanno sortito alcun effetto. E’ scandaloso, lo ammetto”. Lavatrici, sanitari, elettrodomestici, materassi e persino il cofano

di un mezzo agricolo, al posto che contattare il numero verde della Seab (azienda che si occupa della raccolta rifiuti ingombranti gratuitamente a domicilio), alcuni abitanti preferiscono gettare queste cose nei cassonetti dell’indifferenziata. In paese non esiste la raccolta porta a porta poiché in alcuni cascinali delle campagne non è possibile arrivare con i mezzi della nettezza urbana, ma sono state allestite delle isole ecologiche in cui è possibile differenziare i propri rifiuti. “Credo di sapere chi siano i responsabili, soprattutto per quanto riguarda la frazione Vermogno – prosegue il sindaco –  ma non ho le prove per incastrarli. Inoltre, ogni volta che vengono buttati questi rifiuti ingombranti senza contattare Seab, rischiamo pesanti sanzioni. Per questo ho deciso di installare le telecamere, una spesa ingente per il Comune, ma non abbiamo altre armi”. La prima verrà installata proprio a Vermogno con un esborso dell’amministrazione di circa 5.000 euro, altre seguiranno a Zubiena Villa, Casale Trucchi e Filippi.

L’esempio da seguire
Nei giorni scorsi si è riunita oltre Manica la commissione Ambiente del Parlamento britannico. All’ordine del giorno gli scarsi risultati della raccolta differenziata in terra d’Albione con solamente 400mila tonnellate di rifiuti alimentari riciclati sgli oltre 7 milioni di tonnellate prodotti nel 2013. Nel rapporto presentato dalla Camera dei Lord viene citato il nome di un’azienda virtuosa, quale modello da seguire per migliorare sotto questo aspetto. Si tratta della Novamont, azienda nata a Novara nell’89 e leader nella produzione del Mater Bi, la bioplastica di origine vegetale con cui si fabbricano, per esempio, shopper, sacchetti della spesa, posate e piatti di carta riciclata. I commissari inglesi elogiano la spinta che l’impresa piemontese ha prodotto nella cosiddetta economia circolare, il sistema per il quale la raccolta differenziata porta a porta contribuisce ad ottenere materiali utili al compostaggio e riciclaggio, in un circolo virtuoso a vantaggio di tutta la comunità. L’obiettivo fissato dalla Regno Unito è quel 65% di rifiuti differenziati stabilito dall’Europa.

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