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Smat-Comitato Acqua Pubblica, il duello continua sugli utili e il conguaglio di 50 centesimi al mese

Redazione Quotidiano Piemontese

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rubinetto acquaContinua con un nuovo capitolo la contesa tra la Smat e il Comitato Acqua Pubblica. La Società che gestisce l’acquedotto torinese, del quale si servono oltre due milioni di cittadini del torinese, ha deciso di imporre – per tre anni – un conguaglio di 50 centesimi al mese, oltre agli aumenti (non molto in cifra assoluta per bolletta, circa 1 euro e mezzo, ma non poco in percentuale: oltre il 16%) già avvenuti negli ultimi due anni. Questo per colmare, dice l’azienda, la differenza con il costo effettivo del servizio. Il tutto ‘stona’ con gli utili della società, che nell’ultimo esercizio sono stati di 42 milioni. “Dovevano diminuire le bollette, come imponeva il referendum sull’acqua pubblica, invece trattano questo bene come una merce: facendo utilo” lamentano quelli del Comitato. I comuni non ci guadagnano granchè: da quest’anno solo il 20% degli utili andrà alle amministrazioni pubbliche, che avranno uno sconto del 50 per cento sulle loro bollette. E la cosa fa infuriare ancor di più il Comitato Acqua Pubblica, che vede contraddizioni sempre più grandi con quanto sancito dal referendum. Ma Smat ribatte: “Se l’acqua sgorga dai rubinetti 24 ore al giorno e il servizio funziona, a differenza di quanto avviene altrove, lo dobbiamo agli investimenti: negli ultimi dieci anni 730 milioni e altri 600 se ne prevedono da qui al 2023”. Investimenti che costano: il mutuo è pari a 280 milioni, la rata 2013 di 27. “Se si vogliono abbassare le tariffe si può anche farlo – ammette l’ad, Paolo Romano – Dipende se si vuole che sia la società a coprire le spese, oppure se gli investimenti ricadano sulle casse dei comuni. Questo deficit finanziario qualcuno deve coprirlo, se non lo copriamo noi con gli utili. Per questo abbiamo tenuto l’80 per cento degli utili per coprire i finanziamenti. Teniamo anche conto del fatto che la nostra è comunque la tariffa più bassa d’Europa. In Germania è 5 volte di più, in Francia 3 volte e mezza”.

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