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Tariffe mense scolastiche a Torino: il Tar boccia su tutta la linea il ricorso di 583 genitori

Franco Borgogno

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mensaBocciatura su tutta la linea da parte del Tar per il ricorso presentato da 583 genitori torinesi a proposito dei rincari che il Comune di Torino aveva apportato l’anno scorso. Nella sentenza emessa dalla prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, presieduta dal giudice Lanfranco Balucani, che qui potete leggere e valutare integralmente, si sottolineano i princìpi per cui le ragioni dei genitori – che ora potrebbero ricorrere al Consiglio di Stato – non sono accoglibili sono sia di forma che di contenuto: il servizio mensa non è un servizio essenziale (quindi l’amministrazione pubblica non è obbligata a fornirlo); le tariffe sono una scelta politica dell’amministratore “una scelta che sfugge al sindacato giurisdizionale di questo giudice laddove non sia affetta da vizi macroscopici di illogicità o di irragionevolezza” e questa scelta deve tenere conto delle leggi di bilancio; non è quindi imputabile alcuna contestazione rispetto al fatto che il Comune imputi all’utenza (intesa in senso generale, di tutti coloro che usufruiscono del servizoo) la copertura del 79% del costo-mensa; il costo non è costituito semplicemente dal costo del pasto, ma “rappresenta la misura della contribuzione dell’utente al costo complessivo sostenuto dall’Amministrazione per l’erogazione del servizio”; anche la contestazione dell’applicazione delle fasce Isee viene respinta perchè “l’applicazione dei criteri ISEE, lungi dal contraddire la finalità dell’ISEE, è valsa al contrario ad attribuire agli utenti del servizio agevolazioni e riduzioni tariffarie in base alle rispettive condizioni economiche e alla fascia reddituale di appartenenza”. Esistono poi altri punti di dettaglio del ricorso, che potete leggere al link sopra evidenziato, tutti ugualmente respinti. Il Comune di Torino (e tutti i comuni) potrà quindi continuare a comporre le tariffe per le mense scolastiche in base ai princìpi seguiti fino ad ora.

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