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Partite da Castelnuovo le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Don Bosco: un anno per riscoprire un santo sociale

Redazione Quotidiano Piemontese

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Don_BoscoIIIl 16 agosto 1815 nasceva a Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo Don Bosco, Giovanni Melchiorre Bosco, che diventerà presto conosciuto a tutti semplicemente come don Bosco, uno dei grandi ‘santi sociali’ che hanno caratterizzato la storia del cattolicesimo italiano e piemontese in particolare nell’800. Don Bosco a Torino, a due passi dalla Porta Palazzo cuore della città più popolare e umile, creò l’oratorio di Valdocco, dal quale iniziò un lunghissima storia di aggregazione e formazione (culturale e professionale) per i giovani che altrimenti non avrebbero avuto alcun aiuto e alcuna attenzione: un’esperienza che poi si diffuse in città, poi in Italia e quindi nel mondo. Duecento anni in cui la memoria del suo operato non è mai passata in secondo piano e la sua congregazione e i suoi molti devoti hanno iniziato ieri a festeggiarne il bicentenario. Le celebrazioni sono iniziate ieri con un anno di anticipo sul bicentenario, evento che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha premiato con il “riconoscimento onorifico di evento di interesse nazionale”.
Oggi giornata intera di celebrazioni iniziata alle 8 con pellegrinaggio verso il Colle don Bosco dove, dopo una ricostruzione storica sulla sua vita e il saluto del vescovo ausiliare di Torino, Guido Fiandino, si è tenuta la solenne concelebrazione eucaristica di apertura del Bicentenario. Ricordiamo che a Colle Don Bosco è possibile visitare la casa in cui nacque e trascorse l’infanzia il Santo, un luogo davvero interessante e affascinante. Per tutti i dettagli ed il programma visitate il sito www.bicentenario.donboscoitalia.it

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