Alessandria, giovane arrestato per tentato omicidio. Teatro dell’aggressione, i giardini pubblici della stazione ferroviaria

I carabinieri di Alessandria hanno arrestato un cittadino marocchino di 29 anni, pregiudicato, senza fissa dimora, per tentato omicidio nei confronti di un tunisino di 35 anni. L’intervento delle gazzelle dell’Arma si inserisce in una serie di controlli che negli ultimi giorni hanno riguardato i giardini pubblici nei pressi della stazione ferroviaria. Poche sere fa, verso le 23 circa, è scattato l’allarme alla vista di un cittadino straniero con numerose ferite al volto e perdita di molto sangue. Intervenute sul posto due gazzelle e il personale sanitario del 118 che hanno accompagnato l’uomo in ospedale, mentre i militari hanno cercato di ricostruire l’accaduto, nonostante il ferito parlasse pochissimo l’italiano. Nel frattempo, però in ospedale è arrivato anche un altro ferito con gravi perdite di sangue, un tunisino, colpito all’emitorace sinistro, all’addome e alla mano sinistra con tre fendenti. Prima del ricovero il tunisino ha riferito di essere stato accoltellato proprio ai giardini pubblici, così i militari hanno collegati i due episodi e, tirate le somme, hanno scoperto che il marocchino, ubriaco, per motivi non ancora noti, ha aggredito il tunisino colpendolo, al culmine della lite, con tre fendenti. La vittima, nonostante tutto, è riuscita a strappare dalle mani del suo aggressore l’arma e a colpirlo più volte in faccia provocandogli numerose ferite sopra il labbro, alla guancia e al naso, cosa che ha costretto i medici del pronto soccorso a praticare numerosi punti di sutura per fermargli la fuoriuscita di sangue.

Il tunisino, a seguito delle ferite gravi e profonde riportate, è stato ricoverato in rianimazione dove si trova ancora oggi, in pericolo di vita. Per questi motivi, i militari hanno arrestato il cittadino marocchino per tentato omicidio e lo hanno accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta in attesa della convalida del provvedimento che si svolgerà i prossimi giorni.

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