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Piemonte

Europa League, il Toro (con molti giovani) pareggia 0-0 a Brugge. Resta il problema del gol

Franco Borgogno

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veturaFinisce 0-0 la prima del Toro nell’Europa League ‘vera’, a Brugge sul campo teoricamente più difficile del girone. Un risultato positivo, quindi, tutto sommato. Peccato soltanto che il Toro in questo avvio di stagione – ad eccezione dell’orrenda prestazione di domenica a Genova con la Samp – lasci sempre la sensazione di avere perso l’occasione: perchè l’attacco produce pochissimo. Intendiamoci, l’apporto di Amauri e Quagliarella (poi Martinez) è stato migliore di quello sin qui consueto per Larrondo e Barreto, non hanno commesso errori particolari, ma si fatica addirittura ad arrivare al tiro. Molto. E non è un dettaglio da poco nel calcio… Vedremo quanto ci vorrà a Ventura per trovare la quadratura giusta, certo la partenza contemporanea di Immobile e Cerci (35 gol e 15 assist) è un vero peccato alla luce di quanto più quadrata e solida sembri la squadra (pur con limiti, ovvio). Stasera, ad esempio, Ventura ha scelto la linea giovanissima: davanti al veterano Gillet (belga) che tornava titolare, Maksimovic, Jansson e Gatson Silva: questi ultimi quasi mai impegnati finora, si sono dimostrati pronti, con grandissima personalità, come se fossero alla centesima presenza. Addirittura ottimo Jansson. A centrocampo Benassi ha preso il posto di Nocerino, Gazzi di Vives e Sanchez Mino di El Kaddouri: questo reparto era stato il peggiore nella sciagurata partita di Marassi, stasera invece – soprattutto nei primi 35′ e negli ultimi 20′, è stato decisamente migliore. Non fosse altro perchè molto più dinamico, vivace, magari confusionario, ma vivo e attivo.
Il Torino ha rischiato qualcosa negli ultimi 10′ del primo tempo, quando il Brugge è uscito dalla propria metà campo, diventando insidioso con la caratteristica opposta a quella granata: saper trovare rapidamente un tiro, una soluzione offensiva.
Nel secondo tempo Ventura prova a introdurre El Kaddouri, per dare più fantasia, poi Martinez per Quagliarella, per vedere se la velocità del giovane venezuelano potesse produrre danni (e per poco ci riusciva all’89’), ma niente. Il risultato non cambia, il Toro dimostra di potersi giocare la qualificazione. Se solo risolverà quel ‘piccolo’ problema: il gol.
BRUGGE (4-3-3): Ryan, Meunier, Mechele, Duarte, De Bolingoli (80′ De Bock); Simons, Menegazzo (66′ Vormer), Silva; Vazquez (66′ Storm), Felipe Gedoz, Izquierdo. A disp.: Dioudis, Engels, De Fauw, Oulare. All.: Preud’homme.
TORINO (5-3-2): Gillet; Darmian, Maksimovic, Jansson, Gaston Silva, Molinaro; Benassi (64′ El Kaddouri), Gazzi, Sanchez Mino (84′ Nocerino): Amauri, Quagliarella (69′ Martinez). A disp. Padelli, Moretti, Bovo, Vives, Larrondo. All. Ventura
AMMONITI: Meunier, Molinaro, El Kaddou

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