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Dove sono finiti i 10 milioni di euro dell’Atc di Asti ? I cittadini contro la proposta di patteggiamento di Pierino Santoro

Redazione Quotidiano Piemontese

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pierino.santoroA pochi giorni della ripartenza, il 20 novembre, del processo che vede imputato di peculato Pierino Santoro, ex direttore Atc di Asti, in cui sarà valutata la proposta di patteggiamento a 4 anni di reclusione presentata dalla difesa e dalla procura, è stata organizzata un’assemblea che ha coinvolto le parti interessate e molti cittadini. Santoro è imputato in un procedimento penale perché avrebbe sottratto, dalle casse dell’ente, 10 milioni di euro, circa. Il 20 novembre si deciderà se la pena di 4 anni e 2 mesi, proposta nel patteggiamento, sia congrua per il reato commesso.Ad oggi è stato posto sotto sequestro il 50% della ricchezza di cui Santoro si è illegittimamente appropriato, mentre non è chiaro dove sia finito il resto del denaro e non si capisce come sia che il consiglio di amministrazione dell’ente non si sia accorto della gestione di denaro pubblico da parte di Santoro. A sua volta Santoro ha restituito 800 mila euro con un bonifico “come parziale risarcimento”.

Nei prossimi giorni si svolgerà una fiaccolata verso il tribunale di Asti la sera prima della pronuncia del giudice e un presidio nel giorno della decisione, nella speranza che il giudice ritenga incongrua la pena e proceda verso il processo ordinario.

Per Luisa Rasero, della segreteria della Camera del Lavoro di Asti: “Si tratta di un furto perpetrato nel corso di diversi anni, per una cifra ingentissima, si parla di più di 10 milioni di euro” La Cgil di Asti ha chiesto di costituirsi parte civile. Per il Sunia: “tale comportamento ha danneggiato gli interessi di tutti gli inquilini Atc. Riteniamo vergognoso che soldi pubblici, che mancano sempre quando andiamo a contrattare tariffe, trasporti, servizi, possano essere sottratti per l’interesse personale di chi avrebbe dovuto amministrarli al meglio”.

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