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Da Lampedusa a Torino: la Carovana italiana per i diritti dei migranti è pronta a partire

Redazione Quotidiano Piemontese

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carovanePartono per mille ragioni diverse, qualcuno non raggiungerà mai la terraferma, altri precipiteranno dalla speranza allo sfruttamento per scomparire, nomi e volti dimenticati dal mondo, dimenticati persino da se stessi. Sono gli uomini e le donne che ogni giorno attraversano il Mediterraneo verso l’Europa o il deserto verso il sogno americano, elementi differenti, ma egualmente antagonisti al loro desiderio di libertà. Carovane Migranti promuove la Carovana italiana per i diritti dei migranti, per la dignità e la giustizia. Il 22 novembre da Lampedusa partiranno trenta partecipanti che, toccando tutti i luoghi diventati tristemente noti per le vessazioni che chi arriva in Italia subisce da padroni senza scrupoli, percorreranno i 2.000 chilometri del loro viaggio verso la speranza. Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Lazio, Toscana, Lombardia per arrivare, infine, il 6 dicembre a Torino. In contemporanea si svolgerà oltreoceano la decima Caravana de Madres Centroamericanas buscando a sus migrantes desaparecidos (22/11 – 8/12),  la versione originale e forse più malinconica di questa manifestazione, composta dalle madri alla ricerca dei propri figli partiti alla volta degli Stati Uniti e scomparsi nel nulla.
Domani, mercoledì 19 novembre, alle ore 11,30 a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, gli organizzatori presenteranno il progetto attraverso le toccanti testimonianze di Padre Solalinde, che da anni accompagna le carovane messicane tra bande criminali e settori corrotti dello stato, Martha Sanchez Soler, coordinatrice del Movimiento Migrante Mesoamericano e Mounira Chagrami, portavoce delle famiglie tunisine alla ricerca dei propri parenti di cui non si hanno più notizie. È possibile sostenere Carovane Migranti tramite la campagna di crowfunding attiva sul sito Produzioni dal Basso.