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L’Israt presenta il progetto del museo multimediale sull’aeroporto partigiano di Vesime

Redazione Quotidiano Piemontese

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Aeroporto partigiano Vesime

Aeroporto partigiano Vesime

Un salto nel passato per riscoprire e ricordare, per quanti abbiano l’età giusta, come si sia comportata la popolazione astigiana durante la seconda guerra mondiale. In particolare, si vuole rammentare l’apporto dato dal piccolo aeroporto partigiano di Vesime. E’ stato definito “uno dei più audaci progetti nella storia della seconda guerra mondiale”: attivo dal novembre 1944 alla Liberazione, l’aeroporto partigiano di Vesime (nome in codice Excelsior) fu uno dei pochi a essere realmente operativo nella Resistenza europea. La sua storia avventurosa (nacque grazie all’aiuto degli abitanti e dei contadini della zona e subì un’interruzione forzata dopo che i tedeschi lo fecero arare) si appresta a essere ripercorsa grazie al progetto museale multimediale che sarà presentato sabato 22 novembre, alle 15, presso il municipio di Vesime. Ingresso libero. L’appuntamento rientra nel programma per il 70esimo anniversario della Liberazione ed è promosso dall’Israt (Istituto per la storia della Resistenza contemporanea in provincia di Asti) con il Comune e il comitato per la valorizzazione dell’aeroporto partigiano Excelsior, sotto il patrocinio del consiglio regionale del Piemonte e del comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della costituzione repubblicana.

Gli spazi coinvolti sono quelli del salone polifunzionale, nato dalla trasformazione dell’ex porticato del municipio. Il museo, la cui inaugurazione è prevista per il prossimo aprile 2015, sarà realizzato grazie al cofinanziamento di Israt e consiglio regionale del Piemonte con il supporto di sponsor privati.

L’obiettivo di far rivivere la storia del campo di aviazione coinvolge anche il Comune, impegnato nell’acquisizione di una parte dei terreni che ospitarono la pista per ricordare, con un monumento, il vecchio aeroporto tra le colline che nei duri mesi della lotta di Liberazione accolse almeno quattro Lysander, un B-25 Mitchell, un C47 Dakota.

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