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Cronaca

I volontari del Servizio Civile si mobilitano contro i tagli ai fondi e per “una difesa civile non violenta”

Redazione Quotidiano Piemontese

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servizio civileOggi i volontari del Servizio Civile Nazionale presso gli Enti aderenti al TESC (Tavolo degli Enti del Servizio Civile) si sono riuniti al Sermig di Torino per seguire lo spettacolo teatrale “e Johnny prese il fucile”. In questa occasione, i ragazzi hanno dato inizio alla mobilitazione nazionale di promozione della Campagna “Un’altra difesa è possibile”. Si tratta di una mobilitazione che si concluderà il 24 maggio 2015 e che ha l’obiettivo di raccogliere almeno 50.000 sottoscrizioni, numero di firme necessario per presentare alla Camera dei Deputati il progetto di Legge di iniziativa popolare: “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa civile, non armata e nonviolenta”.

La Delegazione del Piemonte dei volontari del servizio civile, presente all’iniziativa con Francesca Parente e Fabrizio Urzia, ha così colto l’occasione per sottolineare il momento critico per il servizio civile che “vede la minaccia dei tagli ai fondi con la Legge di Stabilità” come sottolinea Fabrizio Urzia: “Renzi ha promesso 50 milioni di euro in più rispetto ai 65 previsti, in questo modo migliorando la legge di Stabilità durante l’iter di approvazione al Senato. Il Sottosegretario Bobba – rispondendo al Presidente CNESC  e di Arci Servizio Civile, Licio Palazzini – parrebbe aver confermato la presentazione di un emendamento a conferma di ciò.  Noi vogliamo più chiarezza e che si passi finalmente dalle parole ai fatti, facendo uno sforzo ancora più grande in termini di budget. In molte occasioni (anche qui al Sermig, durante un’evento sul servizio civile organizzato dai parlamentari PD in cui siamo stati presenti) abbiamo sentito promesse ambiziose (si pensi, tra tutte, all’impegno di Renzi e del suo governo di realizzare il servizio civile universale).  Siamo fiduciosi – conclude il delegato piemontese del Servizio Civile – ma non più disposti ad aspettare e, certamente, siamo determinati nel portare fino in fondo la nostra protesta contro le minacce di tagli e di procrastinazione di una svolta così tanto annunciata e fondamentale per i giovani, per la collettività”.