Seguici su

Cittadini

Presentata la proposta con le 11 zone omogenee in cui sarà divisa la Città Metropolitana di Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

zone-omogenee-torinoSaranno 11 le zone omogenee in cui verrà suddiviso il territorio della Città Metropolitana di Torino. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio Metropolitano approvando la proposta della Commissione competente. Quattro Zone sono nell’area metropolitana di Torino, le altre 7 nei territori montani, collinari e di pianura esterni alla suddetta area. Dal lavoro della Commissione non sono emerse zone grigie, in cui sia ancora da decidere la collocazione dei singoli Comuni nell’una o all’altra zona omogenea. La Commissione che si è occupata dalla zonizzazione ha lavorato riconoscendo l’identità storica, territoriale, sociale ed economica delle singole realtà ed ha considerato altri parametri, come l’organizzazione dei servizi pubblici.

Sono stati consultati preliminarmente i Sindaci, ponendo attenzione alle caratteristiche geografiche, storiche, sociali, economiche dei territori.  Quattro Zone sono nell’area metropolitana torinese: Torino città (1 Comune, 869.312 abitanti secondo i dati ISTAT del 2011), area metropolitana Torino Sud (18 Comuni, 264.124 abitanti), area metropolitana Torino ovest (11 Comuni, 225.202 abitanti), area metropolitana Torino Nord (7 Comuni, 133.869 abitanti).  Le altre zone sono: Pinerolese (45 Comuni, 132.429 abitanti). Chierese – Carmagnolese (23 Comuni, 130.593 abitanti), Valli di Susa e Sangone (43 Comuni, 114.165 abitanti), Ciriacese – Valli di Lanzo(40 Comuni, 100.657 abitanti), Chivassese (23 Comuni, 98.177 abitanti), Eporediese (59 Comuni, 90.885 abitanti), Canavese occidentale (45 Comuni, 83.969 abitanti).

Rimane ancora da precisare l’esatta collocazione definitiva dei Comuni di Osasio, Lombriasco e Carignano, che sono a cavallo tra la Zona Chierese-Carmagnolese e la Zona metropolitana Torino Sud. Le dimensioni demografiche delle Zone ed il numero di Comuni variano molto a seconda delle caratteristiche territoriali. Il governo di area vasta della Città Metropolitana dovrà tener conto sia del criterio dell’estensione dei territorio sia della composizione demografica.

Le proposte di zonizzazione, pubblicata nel portale Internet della Città Metropolitana,  saranno portate dal Sindaco metropolitano, Piero Fassino, alla consultazione dei territori insieme alla proposta di Statuto del nuovo Ente che ha sostituito la Provincia di Torino. Le consultazioni si terranno a partire dal 2 febbraio, con l’obiettivo di ultimarle entro due settimane.

Parallelamente è iniziata  l’operazione Statuto aperto. Il Consiglio Metropolitano di Torino ha adottato lo Statuto che ora sarà sottoposto a consultazione nei territori, per poi essere portato alla Conferenza Metropolitana per l’approvazione definitiva. Lo Statuto è stato approvato con 14 voti favorevoli e tre astensioni.  Il testo verrà ora sottoposto alla consultazione di tutti gli amministratori dei 315 Comuni della CittàMetropolitana, con specifici incontri per aree territoriali. E’ prevista anche una consultazione dellerappresentanze sociali ed economiche. Anche i cittadini potranno esprimere il loro parere sullo Statuto per e-mail. Il form per inviare l’e-mail è disponibile accedendo alle pagine del sito Internet www.cittametropolitana.torino.it (o www.torinometropoli.it) dedicate all’operazione Statuto aperto.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese