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Le città del Piemonte in una cappa di inquinamento: Torino, Asti e Alessandria tra le città più inquinate d’Italia

Redazione Quotidiano Piemontese

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smog-inquinamento-torinoSituazione drammatica per la qualità dell’aria che respiriamo nelle città piemontesi. Torino Alessandria e Asti sono fra le città italiane più inquinate secondo i dati del rapporto annuale, Mal’aria realizzato da Legambiente. Dall’inizio dell’anno 2015 a oggi la soglia massima di Pm10, le insidiose polveri sottili, hanno superato i limiti consentiti dalla legge un giorno sì e uno no. Nei primi 25 giorni di gennaio a Torino ci sono stati 16 superamenti: la centralina con dati peggiori è quella posta in zona Rebaudengo. Ad Asti i superamenti sono stati 17, ad Alessandria 12.

Nel 2014 Alessandria è la città tristemente più inquinata d’Italia, Torino è terza insieme a Vicenza e Benevento, Asti undicesima. 32 capoluoghi in Italia hanno registrato, dall’inizio dell’anno ad oggi, oltre 10 giorni di superamento della soglia massima giornaliera consentita di PM10 e in 14 si è registrato un superamento un giorno su due

Nel 2014 sono stati ben 33 su 88 i capoluoghi in cui almeno una centralina di monitoraggio urbana ha superato il limite di 35 giorni oltre la soglia massima ammissibile per il PM10. Al primo posto Frosinone con 110 giorni di superamento, seguito da Alessandria (86) e al terzo posto a pari merito Torino, Vicenza e Benevento (77). Frosinone supera il limite addirittura di tre volte, Alessandria di due volte e mezza, Benevento Vicenza Torino Lodi e Cremona sono oltre il doppio dei giorni consentiti mentre Avellino, Milano, Venezia e Asti non lo doppiano per poco. In Piemonte il 50% delle centraline ha superato il limite; particolarmente difficile la situazione ad Alessandria e Torino che presentano tutte le centraline ampiamente oltre il limite.

La cattiva qualità dell’aria nelle aree urbane è alla base di una procedura d’infrazione  relativa alla mancata applicazione della direttiva 2008/50/CE aperta nel luglio scorso. Eppure l’Italia era stata già stata condannata tre anni fa relativamente ai superamenti di PM10 per il periodo 2006-2007 in 55 diverse zone ed agglomerati italiani. Nonostante ciò, 13 delle 55 aree già condannate hanno continuato a superare costantemente i limiti per il PM10 anche nel periodo 2008-2012 e si ritrovano di nuovo sotto indagine insieme ad altre 6 nuove zone.

In Europa l’Italia ha il triste primato delle morti premature dovute ad inquinamento da ozono : circa 3.400 vittime all’anno 2011, mentre  per quanto riguarda le morti premature dovute alle polveri sottili (Pm2,5), nello stesso anno ci siamo attestati al secondo posto con circa 64.000 vittime, dietro solo alla Germania. Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Commissione Europea l’inquinamento atmosferico in Europa ha causato oltre 400 mila morti premature con costi ingentissimi per i vari sistemi sanitari che oscillano tra i 330 e i 940 miliardi di euro all’anno.

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