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Cronaca

Saluzzo, proteste della polizia penitenziaria dopo l’aggressione a una guardia carceraria

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ in corso all’estero del carcere “Morandi” di Saluzzo, nel cuneese, la protesta del personale di polizia penitenziaria. Su iniziativa del Sappe, sindacato di categoria, 40 agenti penitenziari questa mattina stanno manifestando contro la difficile situazione a cui sarebbero soggetti i poliziotti penitenziari in servizio e per denunciare la grave situazione che si registra nelle sezioni detentive . La protesta nasce “dall’ennesimo caso di aggressione da parte di un detenuto ad una guardia”.

Da quanto riferisce il sindacato, infatti, nella giornata di ieri, un detenuto ha aggredito e ferito un poliziotto causandogli delle contusioni quantificati in otto giorni di prognosi.

Secondo Donato Capece, segretario generale del Sappe, “la tensione è dunque molto alta in carcere. Gli eventi critici sono all’ordine nel giorno. I detenuti si sentono padroni del carcere, perché ai loro atti di violenza ed insubordinazione non seguono adeguamenti provvedimenti da parte della Direzione e del Comandante di Reparto”.

 

Ecco il comunicato del sindacato Sappe e le istanze:

Le carceri sono più sicure assumendo gli Agenti di Polizia Penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi per far funzionare i sistemi antiscavalcamento, potenziando i livelli di sicurezza delle carceri. Altro che la vigilanza dinamica, che vorrebbe meno ore i detenuti in cella senza però fare alcunché. Al superamento del concetto dello spazio di perimetrazione della cella e alla maggiore apertura per i detenuti deve associarsi la necessità che questi svolgano attività lavorativa e che il personale di Polizia Penitenziaria sia esentato da responsabilità derivanti da un servizio svolto in modo dinamico, che vuol dire porre in capo a un solo poliziotto quello che oggi fanno quattro o più agenti, a tutto discapito della sicurezza. Le idee e i progetti dell’Amministrazione Penitenziaria, in questa direzione, si confermano ogni giorno di più fallimentari e sbagliati. Quel che accade ogni giorno nel carcere di Saluzzo è sintomatico di una ingovernabilità e di una disorganizzazione da parte del direttore del carcere e del Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria rispetto alle quali l’Amministrazione della Giustizia regionale e nazionale non possono continuare a restare inerti ma devono quanto prima avvicendarli con altri dirigenti e funzionari evidentemente più stimolati professionalmente.

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