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Economia

Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è cresciuto a Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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Conoscete Telegram l’applicazione di instant messaging che sta riuscendo a competere con Whatsapp ? Molti la stanno utilizzando perchè e molto rispettosa della privacy o perchè funziona decisamente bene. Pochi sanno però che il suo fondatore Pavel Durov è nato e ha vissuto a lungo a Torino dove il padre Valery insegnava filologia. Quando il padre di trasferì a San Pietroburgo nel 2001 Pavel,  che aveva 17 anni,  lo seguì laureandosi in filologia all’Università di San Pietroburgo nel 2006, ma la sua passione vera era la programmazione. A soli 22 anni inizia la carriera imprenditoriale di Pavel Durov che fonda VKontakte il Facebook russo che è diventato in pochi anni il social network più diffuso in Russia Ein tutti i paesi russofoni come Ucraina, Bielorussia, Armenia, Kazakistan per un totale di 100 milioni di utenti. Durov ha dovuto subire pressioni  politiche da parte di collaboratori vicini al presidente russo, Vladimir Putin e il 21 marzo 2014 ha lasciato VKontakte cedendolo per una cifra mai comunicata.

A questo punto parte la sua seconda impresa imprenditoriale Telegram, fondata con il fratello Nikolai matematico.

Come racconta Telegram stesso

Chi sono le persone dietro a Telegram? Telegram è sostenuto da Pavel e Nikolai Durov. Pavel supporta Telegram finanziariamente e ideologicamente, mentre il contributo di Nikolai è tecnologico. Per rendere Telegram possibile, Nikolai ha sviluppato un protocollo di dati unico e personalizzato, aperto, sicuro e ottimizzato per lavorare con più data-center. Di conseguenza Telegram combina sicurezza, affidabilità e velocità con qualsiasi tipo di rete. Nonostante i fratelli Durov siano nati in Russia, così come alcuni dei principali sviluppatori, Telegram non è legato alla Russia, né legalmente né fisicamente. Il quartier generale di Telegram è situato a Berlino.

Torino gli è rimasta nel cuore: in un’intervista ha dichiarato:

Racconta della sua infanzia, gran parte trascorsa a Torino: «Mio padre insegnava lì filologia. Ho dei bei ricordi dell’Italia. Torino è bellissima. Ricordo la neve. La neve, l’inverno del nord, è la cosa che più mi manca da quando ho lasciato la Russia». Come suo padre si laurea in filologia a San Pietroburgo. Anarchico, libertario. Vegano, si racconta che ispiri le sue mosse e la sua filosofia di vita ai pricipi del Tao. Ha all’attivo un saggio anarco-capitalista su come migliorare la situazione economica globale.

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