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Cultura

#Sanremo2016 Chi è Ezio Bosso il musicista torinese che ha commosso e trionfato al Festival

Redazione Quotidiano Piemontese

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Serata trionfale con standing ovation per Ezio Bosso il musicista torinese affetto da patologia autogenerativa che nonostante la malattia sta tenendo concerti in giro per il modo. Bosso ha primacommosso tutti per la forza e l’ironia delle sue parole nonostante la sua grave malattia, che lo ha colpito nel 2011, per poi suonare dal vivo un pezzo al pianoforte dal suo ultimo lavoro 12 Stanze.

Nato nel 1972 e  avvicinatosi giovanissimo alla musica  Nel 1985 è diventato il bassista dello storico gruppo degli  Statuto, con cui è stato per tre anni per poi dedicarsi alla musica classica diventando uno dei musicisti-compositori italiani più famosi al mondo, autore di colonne sonore per Gabriele Salvatores, pluripremiato e acclamato in tutto il mondo. Negli anni ‘90, pur giovanissimo si esibisce come solista e direttore in tutto il mondo: dalla Carnegie Hall di New York all’Opera di Sydney, dal Palacio de las Bellas Artes di Città del Messico al Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Tiene corsi in Giappone e a Parigi partecipando alla vita musicale della scena contemporanea di quegli anni con Gerard Caussèe, Pierre Yves Artaud, Laura Chislett.

Nel 2003 con il film “Io non ho paura” di Gabriele Salvatores, la musica di Ezio ottiene l’attenzione del grande pubblico e della critica internazionale. Le sue composizioni per il film di Salvatores diventano un caso che lo porta persino a un invito agli Oscar.

Tra i tanti premi ricevuti: due volte consecutive (unico in Italia) il Premio Flaiano, Il Premio Imaie Stella nascente, il premio come miglior musicista dell’anno dell’Associazione Cinema d’Essai. È l’unico compositore italiano ad aver vinto l’Italian Grammy. Nel 2011 é il primo compositore non australiano a ricevere il prestigioso Green Room Award a Melbourne per la sua I sinfonia ”Oceans” come Miglior Composizione ed Esecuzione.

La straordinaria serata di Ezio Bosso si è conclusa con uno scambio di tweet con Spinoza.it, col quale ha dimostrato anche la sua autorionia.

 

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