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Oftalmico, Saitta denuncia: “Gravi irregolarità dai controlli sui dirigenti. Atti trasmessi alla Procura”

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta, ha svelato oggi – durante la comunicazione alla quarta Commissione Sanità del Consiglio regionale sull’Oftalmico – di controlli e verifiche a campione che l’Asl TO1 con i suoi uffici ispettivi ha svolto nel corso del 2015 e 2016 sul personale dirigente medico dell’Oftalmico ed ha espresso “profonda preoccupazione per la situazione emersa, al punto che ho concordato con il direttore generale dell’Asl TO1 di trasmettere immediatamente tutti gli atti alla Procura della Repubblica, cosa che è avvenuta”.
I controlli dei Servizi ispettivi delle Asl vengono svolti a campione in tutte le Aziende sanitarie regionali e in tutti gli ospedali. Di fatto, su 35 dirigenti medici in servizio all’Oftalmico i controlli a campione effettuati su 6 di loro hanno riscontrato in tutti e 6 i casi gravi irregolarità: si va dalla titolarità di quote di imprese oculistiche con palese conflitto di interessi con il servizio sanitario regionale e addirittura in concorrenza con lo stesso, fino alla compresenza (fin dal 2013 e per il 2014 e 2015) in cliniche privata durante lo stesso orario di servizio.
“Una situazione davvero desolante per il servizio pubblico – commenta Saitta – che riveste aspetti di etica e di serietà professionale, oltre che aspetti anche penalmente perseguibili. Sono il primo a scusarmi con i cittadini quando all’Oftalmico si ritarda negli interventi o si formano liste d’attesa, ma pretendo dai dirigenti medici serietà e rispetto delle regole. Il sistema sanitario pubblico non può essere usato come un taxi dal quale salire o scendere per interessi privati! Naturalmente non intendo generalizzare, so che all’Oftalmico lavorano ottimi professionisti, ma mi ha profondamente turbato apprendere di queste situazioni che meritano di essere valutate dagli organi competenti”.

Nell’incontro con i consiglieri, l’assessore ha ovviamente riferito sulla situazione di chiusura e trasferimento delle attività dell’Oftalmico: “Il trasloco delle strutture attualmente presenti all’interno dell’ospedale, presso i due Hub Città della Salute e San Giovanni Bosco, avverrà presumibilmente entro l’anno 2016 e compatibilmente con tutte le verifiche e gli adeguamenti logistici necessari, che sono ancora in fase di studio: il trasferimento – non la chiusura! – porterà vantaggi sia ai pazienti sia agli operatori, migliorerà il livello delle prestazioni, la qualità dell’assistenza e la sicurezza. Il tutto avverrà senza creare problemi ai malati e nella nuova collocazione sarà mantenuto sia il Pronto Soccorso h24 sia il Centro di riabilitazione visiva. Non esiste il rischio di dirottare i pazienti dell’Oftalmico verso le oculistiche di altri ospedali, ma, al contrario si tratta di procedere a operazioni che concentrano attività in luoghi idonei”. Secondo l’assessore: “L’inserimento delle attività attualmente ospitate all’Oftalmico presso strutture ospedaliere complesse, dotate di tutte le funzioni di strutture ‘di secondo livello’ garantirà ai pazienti tutte le attività di supporto diagnostico e terapeutico necessarie e non presenti attualmente all’Oftalmico, quindi senza necessità di trasferimento del paziente come accade oggi. I vertici di Città della Salute e Asl TO1 lavorano insieme per programmare ogni dettaglio ed attuare il trasloco solo quando tutto sarà pronto”.

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