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Paolo Peveraro presidente di Iren, Fassino e Movimento 5 Stelle si scontrano sul rapporto tra Iren e Comune di Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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Come ampiamente previsto da tempo Paolo Peveraro è stato nominato presidente del cda di Iren per gli esercizi 2016-2018 dopo le dimissioni di Francesco Profumo pronto per assumere cariche in Compagnia di San Paolo.

Il risultato operativo è stato di 346 milioni di euro, in crescita del 6,6% rispetto all’anno scorso. Il margine operativo lordo è pari a 677,8 milioni di euro, in crescita dell’8,8%. L’utile netto e’ stato di 118 milioni ( +61% ); l’indebitamento del gruppo è diminuito di 117 milioni.

I tredici componenti del nuovo consiglio di Amministrazione di Iren sono Marco Mezzalama, Lorenza Franca Franzino, Fabiola Mascardi, Marta Rocco, Alessandro Ghibellini, Moris Ferretti, Isabella Tagliavini, Barbara Zanardi, Paolo Peveraro, Ettore Rocchi, Massimiliano Bianco, Paolo Pietrogrande e Licia Soncini.

 

Le discussioni a latere dell’assemblea sono state legate a un esposto di piccoli azionisti alla Consob in relazione a un dossier della rivista Valori.it sul rapporto tra Iren e il suo azionista Comune di Torino. Consob ha rivolto una serie di domande alle quali Iren dovrebbe aver risposto pochi giorni fa.

L’analisi puntuale delle relazioni di bilancio del gruppo Iren evidenzia un indebitamento complessivo del Comune di Torino non soltanto eccessivamente elevato, ma perdurante nel tempo e recentemente rialimentato dall’acquisizione del 50% di AMIAT spa. Riteniamo che tale posizione debitoria non possa essere ricondotta nell’ambito di un ordinario rapporto tra cliente e fornitore che, trattandosi di parte correlata in quanto uno dei principali azionisti di Iren, non dovrebbe in alcun modo trarre indebiti vantaggi ricevendo da Iren spa non soltanto la fornitura di un servizio ma anche un sostegno duraturo di natura finanziaria.

I rapporti con le parti correlate delle società quotate, come è noto, vengono gestiti dal “Comitato parti correlate”, a garanzia di tutti gli azionisti e al fine di evitare conflitti di interesse e gli indebiti vantaggi economici e finanziari di cui sopra in capo alle medesime.

Sulla vicenda e in piena campagna elettorale è nata una polemica fa PD e M5S.  Sul blog di Beppe Grillo è uscito un post sulla vicenda

Il MoVimento 5 Stelle presenterà subito una interrogazione parlamentare ai ministri competenti del Governo. Chiediamo di conoscere quali sono i rilievi che Consob ha mosso ad Iren. Emergerebbe che Iren oltre ad essere un’azienda sempre più lontana dal territorio e dai bisogni dei cittadini utenti, lo è anche per i piccoli risparmiatori. Tutto questo si è generato per tenere in piedi il potere di chi vuole speculare con servizi di pubblica utilità.
I piccoli azionisti Iren hanno avanzato una serie di domande molto puntuali che potrebbero mettere in imbarazzo soprattutto il Presidente del collegio sindacale Paolo Peveraro, l’ex assessore Comunale e Regionale del Pd, indicato da Fassino per la guida di Iren.
Nel mirino dei piccoli azionisti è soprattutto il rapporto tra Iren ed il suo azionista Comune di Torino. L’analisi delle relazioni di bilancio del gruppo Iren evidenzia un indebitamento complessivo del Comune di Torino non soltanto eccessivamente elevato, ma perdurante nel tempo e recentemente rialimentato dall’acquisizione del 50% di AMIAT spa. Tutte scelte delle giunte Pd che il M5S ha sempre denunciato.

Fassino ha risposto al volo :

Ancora una volta Grillo parla senza sapere e strepita a vanvera.
Intanto non sa che il debito della Città di Torino è figlio non di sprechi o di aumento della spesa corrente bensì di importanti investimenti che hanno cambiato la città, come, ad
esempio, la metropolitana.
L’esposizione debitoria della Città di Torino, in questi anni, è stata ridotta di oltre seicento milioni ed è in costante diminuzione. Peraltro il rigore con cui si gestisce il bilancio della Città di Torino è certificato dai rapporti di agenzie di rating che analizzano lo stato finanziario degli Enti locali.
Infine Grillo non sa che tra Città e Iren intercorrono normali rapporti di fornitura di servizi che la Città paga regolarmente con modalità condivise con l’azienda. E grazie agli investimenti realizzati dalla Città insieme a Iren, oggi Torino è la città più teleriscaldata d’Italia, dispone di un sistema di illuminazione pubblica a led e ha in corso un piano di efficientamento energetico di edifici pubblici e scuole.

 

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