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La Carta di Identità Elettronica disponibile a Alessandria, Asti, Biella, Canelli, Casale Monferrato, Torino e Busca

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dal 4 luglio (ufficialmente, ma più probabilmente da settembre) per i cittadini sarà possibile avere la nuova Carta di Identità Elettronica, dopo che è stata pubblicata la circolare n. 10/2016, con cui il Ministero dell’Interno ha reso noto il piano per la sperimentazione. L’elenco dei Comuni che inizieranno ad emettere la CIE è formato dai Comuni già coinvolti nell’emissione della  CIE in via sperimentale, a cui sono aggiunti i Comuni pilota nella sperimentazione del progetto ANPR. In Piemonte ci sono i comuni di Alessandria, Asti, Biella, Canelli, Casale Monferrato, Torino e Busca.

L’emissione della carta costerà 13,76 euro più IVA e i diritti fissi e di segreteria già previsti, dovuti ai Comuni , per un totale di circa 22 euro.

La consegna e installazione delle attrezzature e i corsi di formazione per gli operatori dei Comuni sono in programma dal 4 luglio al 16 settembre; Nel momento in cui le postazioni di lavoro saranno operative, i  comuni rilasceranno la nuova CIE e non sarà più possibile procedere all’emissione della carta d’identità in formato cartaceo né dell’originaria CIE in via sperimentale.

Le carte d’identità in formato cartaceo ed elettronico rilasciate fino all’emissione della CIE di cui al presente decreto mantengono la propria validità fino alla scadenza. E’ prevista anche la facoltà del cittadino maggiorenne di indicare, il consenso o il diniego alla donazione di organi e/o tessuti in caso di morte.

Il cittadino può chiedere la CIE al Comune di residenza o di dimora nei casi di primo rilascio, deterioramento, smarrimento o furto del documento di identificazione.  Per venire incontro alle esigenze del cittadino e per agevolare il Comune nelle operazioni di acquisizione dei dati è nato un sito istituzionale delle CIE, all’indirizzo www.cartaidentita.interno.gov.it, all’interno del quale il cittadino troverà tutte le informazioni utili per la presentazione della domanda di rilascio della CIE.

In realtà a Torino la CIE è stata disponibile per anni, fino a quando il macchinario che le produce si è rotto e sono mancati i fondi per ripararlo.

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