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Torino

MiTo SettembreMusica 2016, disponibili le partiture dell’Open Singing cantato dal pubblico in piazza

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sarà il momento in cui ognuno potrà mettere in mostra le proprie doti canore (vere o presunte!). Sono disponibili online le partiture dell’Open Singing, l’evento corale di MiTo SettembreMusica aperto all’intera città.
In programma il 10 settembre a Milano e il giorno successivo a Torino, sarà un evento che mirerà a coinvolgere il pubblico quale parte attiva della performance, al termine di due giornate nelle quali trenta cori provenienti da tutta Italia, per un totale di oltre mille cantori, si esibiranno in diverse zone del tessuto urbano.

La sera, sarà il pubblico stesso a essere protagonista di un open singing, rispettivamente in piazza del Duomo a Milano e in piazza San Carlo a Torino, cantando i brani in programma assieme a cori professionisti e sotto l’egida di una formazione specializzata.

“Non serve avere alcuna esperienza – spiega il direttore artistico Nicola Campogrande. Non serve saper leggere la musica. Al limite, non serve nemmeno saper leggere: anche i bambini più piccoli possono tranquillamente imparare a memoria le loro linee vocali. C’è infatti un coro guida, sul palcoscenico, che è lì per fare ascoltare ciò che va intonato da ogni singola voce (i soprani, i contralti, i tenori, i bassi). E c’è un direttore specializzato nel dirigere il pubblico: se ci fate caso, non dà infatti le spalle alla piazza, ma è invece rivolto ad essa. Ci sono, insomma, tutti gli elementi che consentono di fare musica tutti insieme, in modo semplice ma curato. Non si tratta di un semplice happening, al contrario: credo che si tratti di una riappropriazione necessaria, di un’occasione – e spero sia soltanto la prima di molte – affinché anche chi non ha mai avuto la fortuna di praticare la musica, e in particolare la musica classica, possa farlo. Perché parte della nostra identità passa di lì. E lo fa in modo forte, intenso, emozionante. Usare le nostre voci per essere ascoltatori e musicisti insieme mi sembra dunque un gesto di civiltà, e di bellezza, al quale spero che in molti vogliamo prendere parte”.

 

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