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Gli interventi degli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ad Amatrice

Redazione Quotidiano Piemontese

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Gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (SASP) sono stati operativi nelle frazioni più in quota di Amatrice dove sono stati trasferiti in elicottero. Insieme al contingente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) sono stati dislocati nei territori di montagna per procedere alla verifica e alla bonifica delle borgate e dei caseggiati più isolati.

L’opera degli specialisti piemontesi si è conclusa dopo tre giorni collaborando con i colleghi del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e sotto la direzione della Protezione Civile alla ricerca di ulteriori superstiti. Le operazioni sono state condotte grazie alla presenza delle Unità cinofile e del fiuto dei loro cani.
Gli uomini hanno collaborato nell’estrazione degli ultimi superstiti ricuperati tra le macerie, hanno partecipato all’individuazione di nuovi cadaveri sepolti sotto cumuli di pietre e mattoni, hanno vissuto al fianco della popolazione locale le frequenti scosse di assestamento che continuano a provocare paura e crolli, hanno condiviso i disagi della vita nelle tendopoli con chi ha perso la casa.
I componenti della squadra erano suddivisi in 7 operatori appartenenti alla Delegazione X Valdossola, 7 alla Delegazione XVI Mondovì, 4 alla Delegazione XXI Biellese e 4 alla Delegazione 1° Gruppo Speleologico. Tra essi vi erano 4 unità cinofile, 3 medici e 4 disostruttori speleologici.

Le foto scattate dagli operatori del SASP ad Amatrice

Sono 20 gli operatori  del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese che hanno raggiunto il paese di Amatrice per portare il proprio contributo nella ricerca di superstiti ancora intrappolati tra le macerie. I volontari piemontesi sono giunti nel paese maggiormente colpito dal sisma come componenti della squadra di circa 150 operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleogico chiamati per sostituire il primo nucleo di soccorritori alpini e speleologici che operavano sin dalle prime ore successive al terremoto.

I volontari rientreranno in Piemonte quando la Protezione Civile deciderà che è ormai inutile cercare superstiti.

Le fotografie realizzate ad Amatrice

 

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