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Cronaca

Violenza sulle donne e stalking, un dramma senza fine: 7 casi in pochi giorni nel Cuneese

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ appena trascorsa la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) ma il dramma di uomini violenti e ossessionati che perseguitano le donne non esce dall’attualità e dalla cronaca, purtroppo. Proprio in questi giorni, infatti, i carabinieri hanno dovuto affrontare tre casi di atti persecutori (stalking) e altri episodi di violenza a Cunoe, Saluzzo, Savigliano e Borgo San Dalmazzo.

Ecco il triste elenco. I casi di stalking:
– A Cuneo i carabinieri hanno denunciato un 45enne per stalking e minacce aggravate. L’uomo, come hanno permesso di chiarire le indagini avviate dai militari dopo la denuncia presentata da un’operaia 40enne fossanese, dopo la separazione avvenuta alcuni mesi fa aveva iniziato a minacciare di morte la moglie per costringerla a tornare insieme a lui. L’aveva pedinata, anche sul posto di lavoro, aveva inviato migliaia gli sms minacciosi e, in più occasioni, l’aveva affrontata per strada nel centro di Cuneo prendendola a schiaffi. Ora a carico dell’indagato è scattata la misura cautelare del ‘Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima’. Se non dovesse rispettare il divieto, verrebbe subito arrestato dai carabinieri.
– A Saluzzo è stato denunciato un 40enne perché perseguitava, pedinava, minacciava continuamente la ex convivente, una commessa 38enne di Cuneo. Ora nei confronti dell’indagato potrebbe scattare un provvedimento che gli impedisca di avvicinarsi alla vittima, pena il suo arresto.
РA Borgo San Dalmazzo ̬ stato denunciato un 50enne che molestava e minacciava continuamente una sua collega di lavoro (40enne di Cuneo) con cui pretendeva, con la forza, di iniziare una relazione sentimentale pur non essendo affatto corrisposto. Anche in questo caso, a carico del denunciato, potrebbe scattare un provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna vittima dello stalking.

I casi di violenza sulle donne:
– A Cuneo, i carabinieri hanno denunciato per i reati di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia un uomo di 43 anni che usava continuamente violenza fisica nei confronti della moglie, una cameriera di 36 anni. Le indagini dei militari, intervenuti l’altra sera nella casa dove vive la coppia nel centro storico, su segnalazione dei vicini, al culmine di una lite nel corso della quale lui aveva dato un pugno a lei, hanno poi consentito di chiarire che l’uomo, spesso, costringeva la moglie ad avere rapporti sessuali con lui contro la sua volontà e con la forza. Ora a suo carico potrebbe scattare un provvedimento che gli imponga di lasciare la casa familiare.
– Borgo San Dalmazzo, nei guai è finito con le accuse di violenza privata e maltrattamenti in famiglia un uomo di 40 anni che, l’altra sera, ha avuto una violenta lite con la figlia, 20 anni, cercando di impedirle di uscire di casa con amici. L’uomo l’ha presa a schiaffi e pugni, tanto che poi la ragazza è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo. A salvarla dell’aggressione del padre è stata la madre, 40 anni, che si è frapposta fra i due consentendo alla figlia di allontanarsi e chiedere l’intervento dei carabinieri al 112. I militari, arrivati sul posto, hanno bloccato l’uomo. Sono poi emerse violenze e sopraffazioni in ambito familiare anche in passato ad opera dell’indagato a carico di moglie e figlia.
– A Saluzzo, i carabinieri hanno denunciato un 50enne per i reati di violenza privata, ubriachezza e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, bloccato dai militari mentre picchiava la moglie, ubriaco, si è scagliato anche contro i carabinieri intervenuti a casa sua a seguito delle urla udite dai vicini.
– A Savigliano, è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia un 48enne che, come è emerso dalla denuncia presentata in caserma dalla moglie e dai ripetuti interventi dei carabinieri presso la loro abitazione, da alcuni mesi picchiava la donna che, nei giorni scorsi, è stata soccorsa e medicata presso l’Ospedale di Savigliano a causa delle ferite cagionateli dal marito e poi dimessa con una prognosi di 8 giorni.

 

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