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Cronaca

Controlli nucleo ispettorato lavoro nel cuneese, multe per circa 23mila euro

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ammontano a circa 23mila euro le multe effettuate dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo durante i controlli finalizzati al contrasto del fenomeno del lavoro nero presso alcune attività commerciali ed imprenditoriali a Cuneo città e nel fossanese.

Nel dettaglio a Cuneo i carabinieri hanno denunciato il titolare di un bar tavola calda sito nei pressi della stazione ferroviaria gestito da cinesi. L’uomo, un cittadino cinese 30enne che vive in città, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cuneo per avere installato nel suo bar un impianto di video-sorveglianza senza le necessarie autorizzazione degli enti competenti (il titolare di un’attività commerciale che intende installare un impianto video nella propria attività deve munirsi di preventiva autorizzazione in quanto è vietato dalla legge riprendere i luoghi di lavoro a tutela dei dipendenti).

Inoltre, nel bar controllato, vi erano tre dipendenti in nero sui tre presenti in quel momento ed è pertanto scattato immediatamente il provvedimento di sospensione con conseguente chiusura del locale stesso. A carico del titolare, oltre alla denuncia, è scattata una maxi sanzione da 17mila e 400 euro e sono stati informati gli enti competenti alla regolarizzazione dei lavoratori in nero che ora si vedranno riconosciuti i lori diritti contributivi e previdenziali.

A Farigliano poi i carabinieri  hanno controllato un’azienda agricola del luogo, di cui è titolare un’imprenditrice 30enne di nazionalità macedone che vive in paese, ed hanno accertato la presenza di 1 lavoratore in nero su un totale di 11 dipendenti, 1 lavoratore irregolare perché alle dipendenze di altra cooperativa agricola ed un lavoratore extracomunitario privo del permesso di soggiorno.

Per quest’ultima violazione l’imprenditrice agricola è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Cuneo per assunzione irregolare di manodopera straniera. Inoltre sono state contestate alla donna sanzioni per complessivi 5mila e 350 euro.

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