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Prevenzione Serena, circa 150 decessi all’anno in meno per cancro della mammella

Redazione Quotidiano Piemontese

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Centocinquanta. E’ il numero di vittime all’anno per cancro della mammella che il programma Prevenzione Serena può evitare.  Se ne discuterà giovedì primo dicembre presso l’Aula Magna A.M. Dogliotti dell’ospedale Molinette di Torino.

Una di una giornata di incontro e di aggiornamento annuale tra gli operatori, in occasione della quale sono presentati i risultati relativi all’ultimo anno di attività.

Prevenzione Serena

Da quasi 25 anni alle donne piemontesi (tra le prime in Italia) è offerto lo screening per la lotta contro il tumore della mammella. Il programma denominato “Prevenzione Serena”, attivo a Torino dal 1992 ed in tutta la regione dal 1996, invita tutte le donne, residenti e/o domiciliate di età compresa tra i 50 ed i 69 anni ad eseguire una mammografia ogni due anni. Dal 2006 la popolazione bersaglio è estesa, con accesso tramite adesione spontanea, alle donne nelle fasce di età 45-49 anni (con una mammografia ogni anno fino ai 50 anni) e 70-75 anni (una mammografia con cadenza biennale).

Riduzione mortalità

Gli studi scientifici dimostrano che lo screening mammografico riduce la mortalità per tumore al seno. Nel 2015 il 77,5% delle donne tra 50 e 69 anni (307.544) residenti /domiciliate in Piemonte sono state invitate ad effettuare una mammografia di screening. Il 65,3% di queste donne ha aderito all’invito e nel 2015 sono state effettuate un totale di oltre 216mila mammografie di screening. Nell’anno considerato sono stati diagnosticati 1.176 tumori maligni in donne di età 45-75 anni. Dei 1.023 carcinomi invasivi, il 21% era di dimensioni pari o superiori a 2 cm, mentre, al di fuori dello screening, la quota di tumori di queste dimensioni è di più del 50%. La prognosi dei tumori piccoli è decisamente favorevole ed il trattamento può essere meno traumatico per la donna. Nell’86% di questi casi il trattamento chirurgico è stato conservativo, cioè ha risparmiato la maggior parte della mammella con esiti estetici generalmente soddisfacenti.

Prestazioni efficaci

Prevenzione Serena mira ad offrire alla popolazione femminile piemontese, indipendentemente dallo status socioeconomico, prestazioni efficaci, appropriate e sottoposte a controlli di qualità e processi di miglioramento continuo, nonché derivanti da un rigoroso confronto tra benefici e possibili rischi / effetti collaterali.

Progetto Fucsam

 Inoltre, nell’ambito della prevenzione secondaria è stato avviato il Progetto Fucsam, che ha l’obiettivo di stimare l’impatto di un intervento mirante a modificare lo stile di vita dei pazienti in follow-up dopo trattamento di tumori del colon-retto e della mammella, seguiti presso i diversi GIC (Gruppi Interdisciplinari e Cure) della Rete Oncologica. Le visite di follow-up programmate ad intervalli prefissati possono rappresentare momenti in cui offrire indicazioni relative ai cambiamenti dello stile di vita (promozione dell’attività fisica, miglioramento delle abitudini alimentari) che possono influire positivamente sulla prognosi.

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