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Alessandria

Secondo il M5S a Santhià si rischia un caso eternit come a Casale

Redazione Quotidiano Piemontese

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A Santhià continuano le preoccupazioni per le condizioni delle officine ferroviare in corso Due Giugno dopo un nuovo sopralluogo di Arpa e Asl Vercelli sei mesi dopo la segnalazione di una cittadina che si è trovata una lastra d’amianto nel giardino caduta dal tetto di uno dei capannoni.
Secondo il Movimento 5 Stelle

Non possiamo lasciare che la struttura si sgretoli per intervenire. Dobbiamo prevenire prima che vi siano degli incidenti o ancor peggio delle contaminazioni ambientali che potrebbero anche causare malattie nella popolazione. L’erosione degli agenti atmosferici libera dalle lastre di amianto le temibili fibre che permangono nell’aria per decenni e che il vento può trasportare per chilometri. Da notare che si potrebbe essere esposti all’asbesto anche bevendo dell’acqua contaminata, se per caso le fibre dovessero penetrare nei pozzi dei residenti di via Due Giugno.
Per questo già il primo dicembre il consigliere regionale Gianpaolo Andrissi ha depositato un’interrogazione per fare chiarezza sulla gestione di quella che è ormai una conclamata emergenza ambientale per Santhià e per tutto il vercellese.

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