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Piemonte

Juve d’attacco, Lazio schiantata in 16′

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Juventus riscatta immediatamente e nettamente la sconfitta subìta a Firenze battendo 2-0 alla Lazio, con una partenza fulminante e risultato chiuso già al 16′ con i gol di Paulo Dybala (5′) e Gonzalo Higuain (16′). In classifica i bianconeri salgono a 48 punti, ferma a 40 la Lazio.

Allegri ha scelto una formazione, inedita, molto offensiva con Higuain, Dybala, Mandzukic, Pjanic e Cuadrado in campo dal primo minuto. La Juve passa al primo affondo al 5′ grazie a Dybala servito da una sponda aerea di Mandzukic al limite dell’area, l’argentino si coordina superando Marchetti.

La squadra ospite sembra aver subito il colpo e non accenna a reagire, ne approfittano i campioni d’Italia che al 16′ trovano il raddoppio grazie a un ottimo lavoro di Cuadrado che dalla sinistra pennella al centro un cross deviato in rete da Higuain che anticipa il suo marcatore, per l’argentino si tratta della rete numero 17 in stagione. Il primo acuto della Lazio è una gran botta da fuori area di Milinkovic Savic al 24′, la palla però è sul fondo. Al 30′ proteste di Higuain per un gol di testa annullato dall’arbitro per fuorigioco. Al 36′ rasoterra potente di Felipe Anderson dalla lunga distanza, la sfera sfila sul fondo. Al 41′ Higuain si trasforma in uomo assist per Bonucci che gira al volo da centro-area ma non trova lo specchio.
La prima azione degna di nota della ripresa è una azione in velocità dei bianconeri con Cuadrado che serve Dybala che da posizione centrale non trova la mira giusta. Poco dopo la Lazio chiede un calcio di rigore per un intervento di Asamoah spalla contro spalla con Lombardi ma l’arbitro lascia correre. Insiste la formazione capitolina con un tiro a giro di Biglia fuori misura. Inzaghi getta nella mischia Djordjevic per Biglia, out anche Radu, entra Lukaku. Al 60′ verticalizzazione di Higuain per Dybala che nel cuore dell’area tocca la palla per scavalcare Marchetti ma la conclusione esce d’un soffio. Al 65′ terzo cambio in casa Lazio, fuori Lombardi per Murgia.

Al 72′ sceglie il tempo giusto dell’uscita Marchetti che anticipa Higuain pronto a concludere. Nella Juve entra Barzagli per Lichtsteiner. Al 75′ Parolo riceve palla in area ma i difensori fanno buona guardia, sull’altro fronte Mandzukic prova ad addomesticare un pallone in area ma viene contrastato con successo dai difensori biancocelesti. Esce Dybala, tra gli applausi del pubblico bianconero per la prova e il settimo gol stagionale, entra il neo acquisto Rincon. Out anche il ‘Pipita’ Higuain che lascia il posto a Pjaca ricevendo una standing ovation. Il giovane croato ha subito l’occasione per segnare ma a freddo svirgola la conclusione, nel recupero è sempre Pjaca di testa a tirare alto. Non succede più nulla, la Juve si lascia alle spalle il ko di Firenze e riparte con un convincente 2-0.

“C’è stata responsabilità da parte di tutti, ma oltre alla fame e alla rabbia, la squadra ha anche giocato bene tecnicamente”. Così il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri dopo il 2-0 sulla Lazio. “Fame e qualità sono entrambe componenti fondamentali per vincere – spiega il tecnico a Premium – specialmente in Champions dove vogliamo fare bene. Il modulo? Mercoledì mattina mi sono svegliato e ho deciso di cambiare. Ho scelto così perché venivamo da una partita non bella a Firenze e oggi c’era la partita giusta per un esperimento del genere. Abbiamo regalato qualche ripartenza alla Lazio e da questo punto di vista bisogna migliorare: se vogliamo fare il salto per vincere il campionato e provarci in Champions, dovremo essere un pochino più spregiudicati. Le critiche nei miei confronti? Non sono mai esagerate, a volte sono giuste e a volte no. Ogni annata, nel calcio, è una storia a sé: non è che prendi i giocatori, li butti dentro e va tutto bene. Ci vuole tempo per assorbire i cambi”.

 

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