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Da Amatrice a Limone Piemonte: famiglia di ristoratori accoglie proposta di chi gli metteva a disposizione il locale in comodato gratuito

Redazione Quotidiano Piemontese

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Una famiglia di ristoratori della frazione Torrita di Amatrice , Enrico e Veronica Neroni con le figlie gemelle di 5 anni, che nel recente terremoto hanno perso tutto, si trasferiranno a Limone Piemonte tra un mese e mezzo dopo aver risposto all’appello su Facebook di Giovanni Bottero che a dicembre aveva offerto il suo locale ad un collega delle zone terremotate, in comodato d’uso gratuito.

Giovanni Bottero pensionato di 66 anni per 15 anni ha lavorato come ristoratore, gestendo un agriturismo a Limone Piemonte aveva dovuto lasciare il suo lavoro per motivi di salute e immedesimandosi in chi ha perso la propria attività a causa del terremoto, ha deciso di fare qualcosa di concreto

Sono un pensionato di 66 anni che per molti anni ha lavorato come ristoratore.
Vivo a Limone Piemonte, nota località turistica invernale in provincia di Cuneo ,nota per il suo comprensorio (90km di piste da sci), sono proprietario di un locale “ristorante” che dopo il mio pensionamento e per motivi di salute è da più di un anno inattivo.
Ieri sera, dopo aver visto, per l’ennesima volta, immagini catastrofiche delle zone terremotate del centro Italia, mi sono trovato a fare un pensiero.
Mi sono immedesimato in uno di quei ristoratori che ad un tratto hanno visto il lavoro di una vita crollargli davanti agli occhi. Ho pensato a come mi sarei sentito se da un secondo all’altro, mi avessero detto che il mio ristorante non era più agibile e che ci sarebbero voluti mesi o forse anni per poter oltrepassare di nuovo la porta di ingresso. Sicuramente scoraggiato, disarmato, disperato.
Quando investi tutto in un progetto che poi diventa un progetto di vita che da sostentamento a te ma soprattutto alla tua famiglia, per quanto possa calarmi nella situazione, non riesco e non posso quantificare lo stato d’amino che si possa provare. Sentire la terra che trema e che polverizza una tua creatura. Si perché, da ex ristoratore, credo fortemente che il proprio ristorante, sia una creatura, una parte di te, un’appendice di se stessi.
Mentre facevo queste riflessioni, mi sono sentito pervaso da un sentimento di frustrazione e di rabbia e mi sono ritrovato a partorire quanto segue:
PER TUTTI I RISTORATORI (unici proprietari o famiglia) DEL CENTRO ITALIA A CUI IL TERREMOTO HA DISTRUTTO O RESO INAGIBILE IL PROPRIO RISTORANTE….
Sono disponibile a dare in comodato d’uso gratuito il mio ristorante, totalmente attrezzato, fino a quando non sarete nella condizione di poter riappropriavi del vostro.
Non voglio soldi, ne per l’affitto ne per altro.
Dovrete solamente coprire personalmente le spese vive dell’utilizzo (luce, gas, tasse, imposte)
Per il pernottamento, vi posso offrire ad un prezzo modico, un appartamento sito vicino all’attività ma non è un elemento vincolante. Per dirla in parole povere, potrete pernottare dove vorrete, il ristorante ve lo do in ogni caso.Immagini tratte dal sito

I social network hanno fatto il resto: migliaia di condivisioni e di commenti e molte proposte
“Quando abbiamo letto il suo appello abbiamo pensato che Giovanni fosse pazzo – racconta Enrico Neroni – Non avevamo niente da perdere e siamo venuti a conoscerlo. La prima volta abbiamo portato il guanciale di Amatrice per fargli assaggiare la vera amatriciana. Ci siamo innamorati di questo paese che assomiglia tanto alla nostra Torrita”.

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