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Due settimane di cassa integrazione per i 1792 lavoratori della Maserati di Grugliasco

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ancora uno stop forzato per i 1792 lavoratori della Maserati di Grugliasco. La Fiom-Cgil rende noto, infatti, che mercoledì 1 febbraio, le Rsa della Fiom-Cgil della Maserati si Grugliasco si sono incontrate con la direzione aziendale che ha comunicato un un nuovo ricorso alla cassa integrazione ordinaria per tutti i 1792 addetti, nel periodo dal sarà dal 27 febbraio al 10 marzo.

Questa richiesta fa seguito ai periodi di cassa già attivati dal 19 al 30 dicembre e dal 6 al 10 febbraio 2017, per tutti i 1792 addetti.

Spiegano Federico Bellono, segretario generale della Fiom-Cgil di Torino, e Edi Lazzi, responsabile Maserati per la Fiom-Cgil torinese:

Alla Maserati di Grugliasco il ricorso alla cassa ordinaria ormai va avanti ormai da dicembre, al ritmo di una o due settimane al mese, dopo che il 2016 ha confermato un calo dei volumi già dopo il primo anno, cioé il 2014, quando furono prodotte 36 mila vetture: nel 2016 sono state poco più di 23 mila. La situazione è preoccupante, anche perché la cassa è in crescita e non può essere “coperta” dai buoni risultati del suv Levante a Mirafiori. L’azienda parla di un “refresh” per i due modelli di Grugliasco, Ghibli e Quattroporte, che dal 2° semestre di quest’anno potrebbe far risalire i volumi: ci auguriamo che ciò avvenga per garantire la piena occupazione almeno ai 1800 lavoratori rimasti a Grugliasco, già diminuiti in questi due anni per lo spostamento a Mirafiori di centinaia di operai”.

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