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Dal primo aprile torna Messer Tulipano al Castello di Pralormo

Redazione Quotidiano Piemontese

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Torna dal primo aprile al primo maggio Messer Tulipano al Castello di Prlaormo, giunto ormai alla diciottesima edizione. Come ogni anno, il piantamento è completamente rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore ed ospiterà tra le tante varietà curiose, una collezione di tulipani neri e un percorso nel sottobosco dedicato ai tulipani pappagallo, ai viridiflora, ai tulipani fior di giglio ed ai frills dalle punte sfrangiate.

La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti giardini delle residenze sabaude. Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e sinuose, progettate ponendo particolare attenzione a non alterare l’impianto storico e prospettico. Le aiuole dunque “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari, blue bell e di narcisi.

In occasione di questa XVIII edizione sarà inaugurato un nuovo ingresso, arricchito da un viale di giovani ciliegi giapponesi, nuvole di fiori rosa circondati da tappeti di tulipani dello stesso colore. Inoltre, tra le particolarità della fioritura 2017, migliaia di tulipani rosa antico e, cosa rara per questi fiori, delicatamente profumati curati da generazioni di coltivatori piemontesi ed ora accolti nel parco del castello. Se il nome di questa antica varietà, coltivata insieme ad altre bulbose per assicurare mazzi di tulipani ai mercati torinesi, è andato perso nel corso degli anni, la delicata sfumature delle loro corolle e il profumo sono rimasti immutati!

L’edizione 2017 sarà dedicata al tema “Gli alberi raccontano”, sviluppato con allestimenti ed esposizioni. Nel teatro di verzura del parco sarà possibile ammirare una collezione di bonsai monumentali, apparente ossimoro che rispecchia la tecnica cinese ispirata al rispetto del carattere vegetativo e vivace della pianta. Questa arte del bonsai esprime e coniuga la passione per l’arte e per la natura del collezionista Franco Luigi Carena che da oltre 40 anni produce da seme o per talea essenze endemiche quali frassini, olmi, aceri campestri, meli selvatici e tigli prendendosene cura ogni giorno ed imparando da loro il silenzio e la pazienza. Ai piedi di uno dei maestosi cedri del Libano saranno esposte alcune biciclette in bambù, dedicate al castello di Pralormo e per questo denominate AristoBike.

Tantissimi gli appuntamenti che potete trovare sul sito.

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