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Simple Minds – Acoustic Tour 17 al Teatro Colosseo

Redazione Quotidiano Piemontese

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Attesa davvero trepidante e super soldout per una delle icone rock e new wave degli anni ’80. Tornati in zona dopo il concerto del 2014 al Gruvillage i Simple Minds, hanno portato il loro Acoustic Tour al Teatro Colosseo, in una cornice non abituale per una grande band riempi stadi come loro.

Che la serata sarebbe stata memorabile lo si è capito da subito, quando Jim Kerr, in grande forma, è sceso fin da subito a cantare tra il pubblico. Quando le band sono grandi davvero, lo è anche il loro rapporto con il pubblico, chiamato fin da subito ad alzarsi, lasciare le poltrone e raggiungerli a bordo palco. Il contatto è immediato, non c’è distanza, il concerto diventa qualcosa di vissuto. E poi, se si parte, con “New Gold Dream”, con questi davvero riusciti arrangiamenti acustici ma sempre carichi di ritmo e di pathos, il concerto non può che essere in crescendo. Ci sono un po’ tutti i loro grandi successi, riproposti dal loro album del 2016 “Simple Minds Acoustic”, a cominciare da “The American”, “See The Lights”, “Someone Somewhere in the summertime”. “Waterfront”, ”“Sanctify yourself”, “Chelsea Girl”, la meravigliosa “Glittering Prize”. Ma è sul loro super mega successo “Dont’you (Forget about me)” con JK in grandissimo spolvero, che tutto il pubblico abbandona poltrone e comincia a cantare e ballare senza freni.

Tante chiacchiere, in un ottimo italiano per Jim, a partire dai ringraziamenti al suo compagno di palco da sempre, Charlie Burchill, che gli ha portato in dote il lampadario di cristallo che impreziosisce un palco di grande impatto, molta interazione con il pubblico, a cui Jim ricorda che “sta lavorando” (ride). Molto bello il momento dedicato alle cover, del resto, parole sue, se Bowie e Springsteen fanno delle cover anche lui poteva provarci. E la scelta non è banale, con la dedica a David Bowie stesso con una magnifica versione di “Andy Warol”, poi è il momento della corista Sarah Brown che omaggia Patti Smith in una travolgente “Dancing barefoot”. Ma il momento più toccante è il ricordo di Prince, a cui dedica “The Cross”, uno dei suoi pezzi più intensi anche se meno conosciuti.

Anche la presenza eccezionale sul palco di KT Tunstall, cantautrice e musicista scozzese, famosa per brani come “Suddenly I See””, “Black Horse And The Cherry Tree” e Other side” , che ha aperto lo show e si unita alla band sul finale in una travolgente “Promised you a miracle”, ha reso il concerto un vero grande show, dallo stesso sapore di quelli che hanno permesso alla band di Glasgow di vendere oltre 60 milioni di album e suonare in oltre quarant’anni di carriera di fronte a milioni di persone. Compagni di Kerr e Burchill in questo tour, il chitarrista Gordy Goudie, autore di molti degli arrangiamenti, la percussionista Cherisse Osei, il bassista Ged Grimes e la corista Sarah Brown.
C’era voglia di andare oltre le quasi due ore di concerto offerte, oltre alla mezz’ora abbondante di KT Tunstall, per un pubblico non più giovanissimo, ma che sul finale di “Alive and Kicking” canta davvero a squarciagola, con Jim impegnato a stringere mani al pubblico ormai attaccato al palco. E’ stata una serata magnifica, organizzava Indipendente Concerti, comunque la band non molla, visto che si parla di nuovo album di studio il prossimo anno, noi pure, visto che la prossima settimana sarà il turno di Rick Wakeman, altra grande icona della musica rock, che festeggia al Teatro Colosseo cinquant’anni di attività musicale. Non perdetevelo.

Foto e Report Paolo Pavan/QP

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