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Cultura

Dall’8 giugno a Torino il Festival Nazionale Luigi Pirandello

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Festival Nazionale Luigi Pirandello (Premio Nobel per la Letteratura nel 1934) coincide quest’anno con una data importante: i 150 anni dalla nascita del drammaturgo siciliano cui è dedicata la kermesse diretta dal regista torinese Giulio Graglia.

Le dieci edizioni precedenti hanno ospitato compagnie e attori di eccellenza, ne ricordiamo alcuni: Corrado Tedeschi, Leo Gullotta, Vetrano e Randisi, Sebastiano Lo Monaco, GipoFarassino, Carlo Simoni, Mario Brusa, Giovanni Moretti, Riccardo Forte, Diego Mingolla, Il Teatro delle Dieci, Natalino Balasso, Giovanni Mongiano e Mariella Lo Giudice, che nel 2010 interpretò “La Rosa” l’ultima sua esibizione prima di spegnersi prematuramente.
Una realtà culturale consolidata sul territorio, supportata in parte dalle istituzioni pubbliche, dalle Fondazioni bancarie e in parte dai privati e naturalmente dal pubblico.

È risaputo che Luigi Pirandello è stato particolarmente influenzato dal territorio piemontese e non solamente perché teatri torinesi come l’Alfieri e il Carignano hanno ospitato le sue opere, ma anche perché in Val Sangone, dove a Coazze trascorse nel 1901 un soggiorno estivo presso la sorella Lina, egli trovò l’ispirazione per la composizione di tanti successi teatrali.

Per questo motivo Torino e la Val Sangone sono i luoghi prescelti da Giulio Graglia; un festival piemontese che però non dimentica le origini siciliane, da sempre sono attive collaborazioni con la città di Agrigento e di Porto Empedocle come con il resto del mondo dove Luigi Pirandello è studiato e amato e rappresentato (da San Paolo del Brasile a New York; da Parigi a Copenhagen).

Il programma completo sul sito.

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