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Ambiente

Migliaia al Bike Pride di Torino per avere una città a misura di bicicletta

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Bike Pride 2017 si è concluso con oltre 10.000 partecipanti.  Il serpentone di bici si allungava per circa 3 chilometri, su un percorso che ne misurava, e una parata che è durata più di due ore, con musica su differenti mezzi a pedali, da tricicli, cargobike, monocicli, pattini. Ogni forma e colore per una parata su grandi viali e su tratti insoliti in cui pedalare come il sottopasso di piazza della Repubblica e il sottopasso di corso Principe Oddone, per un pomeriggio liberi dalle auto.

“Il ‘Bike Pride’ è una festa che piace – ha dichiarato Fabio Zanchetta, presidente di Bike Pride Fiab Torino -, che accomuna tutti e va a smontare quel conflitto tra categorie e utenti della strada, che spesso si tende a enfatizzare. Non crea nessuna tensione, nessun rifiuto e lascia un messaggio positivo per la città. Soprattutto in un momento difficile per le manifestazioni di piazza”.

Il Bike Pride è un’occasione anche per ricordare all’Amministrazione e alla cittadinanza che sono tante le persone che utilizzano la bicicletta quotidianamente come mezzo di trasporto e che chiedono interventi immediati ed efficaci verso una città a misura di persona. La proposta politica di quest’anno, accolta dagli assessori, va in questa direzione e chiede che a settembre durante la Settimana europea della mobilità sostenibile vengano sperimentate delle “living street”, ossia quartieri con spazi condivisi tra tutti gli utilizzatori dello spazio pubblico, pedoni, ciclisti, mezzi pubblici, ma anche le auto che viaggiano a velocità ridotta (30 km/h).

 

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