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Cronaca

A un anno dalla strage sulla promenade di Nizza il marito di Carla Gaveglio: sembra che rientrare alla normalità sia impossibile

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un anno fa il 14 luglio 2016 la strage di Nizza sulla Costa Azzurra quando un Tir lanciato sulla folla da un terrorista sulla passeggiata più famosa della Costa Azzurra fece 86 morti. Fra questi Carla Gaveglio di Piasco, una delle sei vittime italiane. Il marito Pietro Massardi non ha avuto la forza di partecipare alla cerimonia per l’anniversario: “Mi sembra di essere dentro un frullatore, è trascorso un anno, ma i ricordi sono tremendamente vivi. Sembra che rientrare alla normalità sia impossibile. Non solo perché manca tantissimo la figura di mia moglie, ma anche per le questioni burocratiche, legate alla scomparsa di Carla e alle pratiche inerenti mia figlia Matilde”. La ferita “è troppo aperta, non me la sento di tornare. Ringrazio le autorità francesi, il sindaco di Nizza, lo Stato Italiano, per gli inviti e per il sostegno continuo alla vicenda. Ma tornare in Francia, a Nizza, un anno dopo, sarebbe un colpo troppo forte”.

Domenica prossima Carla Gaveglio sarà ricordata con una messa nella parrocchia di Piasco a cui prenderanno parte, in forma ufficiale, anche le rappresentanze dell’Aido di Piasco e della Croce Rossa di Melle, le due associazioni di cui la donna faceva parte. Il 30 luglio la Croce Rossa di Melle intitolerà a Carla Gaveglio la nuova sala convegni della sede, mentre a settembre l’Aido organizzerà a Verzuolo un concerto per ricordarla.

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