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Cultura

Biffy Clyro, un’onda di energia sul Flowers Festival

Redazione Quotidiano Piemontese

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Grazie, grazie Biffy Clyro per essere passati da Collegno e grazie al Flowers Festival per averceli portati. Ieri sera è stata una festa, energia, divertimento ed adrenalina allo stato puro con i Biffy Clyro, la rock band alternative scozzese, in grande ascesa in tutta Europa e nel mondo con il nuovo Tour “Ellipsis World Tour”.

Capitanata dall’istrionico Simon Neil, affiancato dai fratelli Johnston, James al basso e Ben alla batteria. Rigorosamente a torso nudo, con Simon ricoperto ovunque da tatuaggi, non si fanno pregare, si fingono immobili ma partono subito con “Wolves Of Winter”, un concentrato di energia, chitarra e batteria all’ennesima potenza.

Non ci vuole molto per vedere Simon nelle sue celebri pose tarantolate, che tanto piacciono a tutti, che esprimono passionalità e impersonificazione stessa del potere della musica. Non stanno mai fermi, il pubblico è in visibilio, uno dopo l’altro passano i brani che gli hanno dato grande notorietà “Howl”, la melodica “Re-arrange”, “Mountains”, “Animal Style”, l’epica “Many of Horror”, per citarne alcuni. Sono fieri, ma senza filtri, il loro sound è quasi fisico, come i muscoli di Simon che si gonfiano, come le vene del collo come quando grida “I am a mountain / I am the sea / You can’t take that away from me”.

Ma è sul finale con “Stingin’ Belle” che arrivano le cornamuse elettrificate, con gli echi della loro patria natia ed in quel momento che si palesa la loro anima, che sembra vagare tra Highlands a colpi di chitarra.
Sempre in bilico tra quiete e tempesta, dalle chitarre elettriche, consumate dal sudore e che cambia in continuazione, alla chitarra acustica che sfodera con un meravigliosa corona di fiori in testa, a dimostrazione del distacco da ogni stereotipo del rock, ma dà loro ancora più forza e credibilità nel mercato alternative emergente. Disco bellissimo, concerto stupendo, qualche foto per capire chi sono i Biffy Clyro.
E stasera si cambia registro, perché arrivano gli Einstürzende Neubauten, il gruppo di Blixa Bargeld al secolo Christian Emmerich, pionieri del genere Industrial e vere icone del krautrock.

Non perdeteveli.

 

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