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Cultura

Nel libero spazio. Giachetti e Moi a Torino e Lagnasco

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sono oltre 100 le opere degli artisti Giovanna Giachetti e Osvaldo Moi in mostra da settembre 2017 al Castello di Lagnasco, nel cuneese (15 settembre – 29 ottobre) e a Torino presso il Palazzo Saluzzo Paesana (28 settembre – 8 ottobre).

“Nel libero spazio”, questo il titolo con cui gli artisti hanno scelto di presentare la loro doppia personale di taglio antologico, è un luogo d’incontro appunto “libero”, in cui Giachetti e Moi si ritrovano ognuno con la propria identità artistica, accolti in uno spazio neutro che non li condiziona e permette libera espressione nelle loro rispettive poetiche.

Giovanna Giachetti espone una cinquantina di opere tra bronzi, terrecotte, alcuni dipinti e le recenti sculture “piatte” in lamiera tagliata e spesso dipinta, ove si avverte con chiarezza il prepotente richiamo della cultura visiva africana che ha impresso una traccia profonda nel suo immaginario, pur senza comprometterne la personalità originale. Molte delle sue opere prendono a modello figure femminili, archetipi di una dimensione arcaica, materna e quasi sacra, come Cielo, una slanciata testa in terracotta che si protende verso l’alto, e Ballando, solida e al tempo stesso leggiadra immagine di donna.

Osvaldo Moi, che presenta una cinquantina di lavori, invece spazia da sculture tridimensionali in materiali diversi, modellate, intagliate o assemblate in resina o tessuti e i pochissimo noti disegni su carta di grandi dimensioni. In alcune di esse si rintraccia un elemento autobiografico, legato alla lunga esperienza militare di Osvaldo Moi, per molto tempo sottoufficiale pilota di elicotteri: un bagaglio di vita certamente non leggero, ma che l’artista ha trasformato in linguaggio visivo originale e potente. Lo testimoniano Il grande passato, una scultura in forma di prosaico bidone di immondizie che sono ricordi ed emblemi dei trascorsi dell’artista, fra mimetiche e calci di fucile; oppure Ombre che rievoca il gioco delle ombre cinesi, anch’esso un frammento strappato a memorie infantili.

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