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Cronaca

Uccide la moglie a coltellate: “E’ quello che si meritava, era una strega”, condannato a 16 anni

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sedici anni di reclusione. E’ la condanna emessa dal tribunale di Torino per Angelo Visciglia, l’uomo che lo scorso marzo uccise la moglie a coltellate nella sua abitazione in via Poirino, a Pinerolo. 

L’omicidio

Tutto è iniziato una sera. L’uomo, invalido e in quel periodo senza lavoro, aveva litigato con la moglie perché, a detta sua, non si prendeva bene cura di lui. La moglie, Battistina Russo, in quel periodo lavorava in una casa di cura occupandosi delle pulizie.

Quella sera l’uomo pretendeva più soldi dalla donna. Quando la moglie si è rifiutata di darglieli l’ha sorpresa alle spalle con un coltello e l’ha presa a coltellate.

Morta dissanguata

Dall’autopsia è emerso, s’è possibile, un fatto ancora più inquietante: nessuna delle coltellate inflitte è stata letale: la donna è morta dissanguata, sotto gli occhi del marito che, quando la donna è morta, ha chiamato i carabinieri.

Nessun pentimento da parte dell’uomo. Tutt’altro: in una lettera mandata al figlio ha rivendicato l’omicidio insultando la donna: “E’ quello che si meritava”, diceva.

Il pm aveva chiesto 20 anni. Il giudice gliene ha inflitto 16.

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