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Ambiente

Emergenza smog, per Legambiente Torino maglia nera. E da mercoledì stop ai diesel euro 3 e 4. Aperto fascicolo della procura per inquinamento

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’emergenza smog è sempre più cronica. E la città che ne paga il prezzo più alto è Torino. Quest’anno infatti il picco di polveri sottili nell’aria non ha aspettato il rigido inverno, anzi è arrivato con largo anticipo, complici i cambiamenti climatici e poi la mancanza di interventi strutturali da parte di regioni e sindaci per arginare il problema.

È quanto denuncia Legambiente che, oltre a fare il punto sull’aria inquinata con i primi dati sul PM10, nel report “L’emergenza smog e le azioni (poche) in campo”, punta il dito contro i ritardi di regioni e sindaci, i principali responsabili dei “Piani di risanamento dell’aria”

Dati alla mano, con un autunno quasi estivo e l’assenza di piogge, da gennaio a metà ottobre sono ben 25 le città che hanno superato il limite di 35 giorni con una media giornaliera oltre i 50 microgrammi per metro cubo previsto per le polveri sottili (PM10).

Ben 24 di queste appartengono alle sole 4 regioni del nord Italia (Piemonte Lombardia Veneto ed Emilia Romagna).

Torino maglia nera

Bollino rosso per Torino (66 gg di superamento di PM10), Cremona (58 gg), Padova (53 gg), ma anche le altre città hanno comunque superato nella maggior parte dei casi già i 40 giorni di sforamento come nel caso di Frosinone(52gg di superamento) e Milano (50gg), nella città lombarda in questi giorni è scattata l’emergenza con diversi giorni consecutivi di superamenti del PM10.

I ritardi delle amministrazioni 

E i primi ritardi nel fronteggiare il problema delle polveri sottili, arrivano proprio dalle Regioni del nord che ogni anno sono le prime “vittime” dell’emergenza polveri sottili. Ad esempio la Regione Piemonte e quella del Veneto non hanno approvato la delibera stagionale di misure antinquinamento. In Piemonte la proposta di delibera è ferma ad oggi in Commissione Ambiente del Consiglio Regionale e dovrebbe essere approvata nei prossimi giorni. Da quel momento i sindaci dei 54 Comuni con oltre 20 mila abitanti (che negli ultimi 5 anni hanno superato per almeno 3 anni il limite di 35 sforamenti) dovranno emanare entro il 30 ottobre le conseguenti ordinanze.

Azioni da intraprendere nell’immediato

“Per fronteggiare l’emergenza cronica dello smog, che risente sempre più dei cambiamenti climatici – spiega la Presidente nazionale di LegambienteRossella Muroni –  servono interventi strutturali e azioni ad hoc sia a livello nazionale sia a livello locale e regionale. Il protocollo antismog, firmato a giugno, se da una parte ha cercato di uniformare le strategie antinquinamento dei piani regionali e dei provvedimenti d’urgenza, dall’altra parte da solo non basta e non può riguardare solo le Regioni più inquinate del Nord Italia dato che il problema smog riguarda tutte le città d’Italia. Per questo è importante che venga esteso anche alle altre regioni della Penisola, ma allo stesso tempo è importante che vengano attuati interventi e misure coraggiose con un ripensamento delle città come spazi urbani. Al nostro governo, ai presidenti di Regione, come a molti sindaci, chiediamo di abbandonare atteggiamenti lassisti e di fare diventare il tema della qualità dell’aria davvero una priorità, altrimenti continueremo a condannare i cittadini italiani a respirare aria inquinata”.

Stop ai diesel euro 3 e 4

A partire da mercoledì 17 ottobre e fino “all’adozione di ulteriori provvedimenti” le autovetture private ad alimentazione diesel con classe emissiva inferiore e uguale ad euro4 non potranno circolare in città dalle ore 8 alle ore 19 tutti i giorni, festivi compresi. Anche per i mezzi commerciali ad alimentazione diesel il blocco è confermato fino alla classe euro 4, ma con orario 8,30-14 e 16-19 dal lunedì al venerdì, 8.30-15 e 17-19 il sabato e nei giorni festivi

L’ordinanza sarà firmata domani dalla sindaca Chiara Appendino e pubblicata all’Albo Pretorio. Il provvedimento si è reso necessario per il perdurare degli sforamenti del tetto previsto dalle norme europee nel valore della presenza delle polveri sottili nell’aria della città (ad oggi sei giorni consecutivi).

Esenzioni per particolari categorie di persone e di veicoli e territorio interessato saranno resi noti domani a seguito della pubblicazione all’Albo Pretorio. È prevista la possibilità di circolare per i mezzi che trasportano almeno tre persone (car pooling).

Fascicolo aperto dalla procura

Sull’inquinamento a Torino la procura ha aperto un fascicolo, per ora a carico di ignoti, dopo la denuncia – molto documentata – di un cittadino.

La procura di Torino ha commissionato un accertamento epidemiologico a un esperto di Firenze sugli effetti dell’inquinamento ambientale in città e nello specifico sugli indici di mortalità, che appaiono più elevati di quelli attesi.  Gli inquirenti hanno affidato al nucleo Noe dei carabinieri il compito di svolgere accertamenti.

Il titolo di reato è l’inquinamento ambientale.

 

 

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